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Coppe Europee

Napoli, il percorso europeo si interrompe nel peggiore dei modi. Kvara delude e Spalletti contesta l’arbitraggio

Finisce il sogno europeo del Napoli, davanti al proprio pubblico e contro una squadra italiana. L’aver raggiunto i quarti di finale di Champions è un traguardo storico ma resta il rammarico perché questa squadra in questa competizione poteva arrivare fino in fondo. Milan che paradossalmente era l’avversario peggiore possibile, perché indigesto in questi anni, anche in questo dove il campionato dice 22 punti di distacco. Senza Kim e Anguissa, gli azzurri perdono dopo poco più di mezz’ora Politano e Mario Rui. Attaccano ma faticano a entrare in area, poi subiscono le ripartenze rossonere, sempre letali. Meret ci mette una pezza su Giroud dagli undici metri (ma il rigore era da ripetere), poi salva ancora sul francese e infine non può nulla sul coast to coast di Leao che si porta dietro tutta la difesa e permette al 9 di segnare.

 

 

 

 

 

Tardiva la rete di Osimhen, negli ultimi istanti di gara. Avrebbe potuto riaprirla Kvaratskhelia su rigore, ma la sua conclusione parata da Maignan è stata la pietra tombale sulle speranze di qualificazione. Poco da salvare, col georgiano che è fra i peggiori e il capocannoniere della Serie A non al top. Male anche Mario Rui, bene Politano prima di infortunarsi. A fine gara Spalletti si complimenta con la squadra per il percorso fatto, evidenzia come a questo punto della stagione sia arrivata col fiato corto e pizzica il Milan e l’arbitraggio, evidenziando decisioni nelle due gare discutibili.

 

 

 

 

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