La Fifa, a cento giorni dal via, definisce la Coppa del mondo di calcio femminile che partira’ il prossimo 20 luglio in Nuova Zelanda e Australia.
Sarai Bareman, responsabile del calcio femminile della Fifa, a NewsCorp Australia specifica che nelle previsioni della confederazione mondiale saranno “piu’ di due miliardi” i telespettatori che si sintonizzeranno per seguire la competizione. Una previsione ottimistica che tuttavia confligge con le offerte al ribasso di molti broadcaster dell’emisfero nord, preoccupati dagli orari notturni di mnolte partite.
La cifra prevista dalla Fifa, ad ogni modo, raddoppierebbe l’audience delle precedente edizione, in Francia. A confortare l’ottimismo della Fifa anche i dati di vendita di biglietti: 650 mila gia’ acquistati, e da ieri e’ cominciata la seconda fase di vendita. “La gente, dopo il prossimo Mondiale, dira’: “Quello e’ stato il momento spartiacque che ha cambiato tutto e ha portato il gioco al livello successivo. E questo vale in ogni aspetto: commerciale, di partecipazione, di popolarita’ e di crescita”. L’intenzione dichiarata della Fifa e’ quella di far crescere il torneo per competere con gli uomini e portare le donne su un piano di parita’ in termini di retribuzione. Il Mondiale maschile, ha ricordato Bareman, “e’ la principale fonte di entrate per la Fifa e il calcio, e genera oltre 5 miliardi di dollari per edizione, e questo e’ un obiettivo chiaro per il calcio femminile: vogliamo arrivare a quel livello”. “La prima Coppa del Mondo maschile – ha poi ricordato Bareman – e’ stata giocata nel 1930, solo 61 anni dopo e’ stata introdotta la prima Coppa del Mondo femminile, siamo ancora nella nostra infanzia come prodotto”.
Il torneo, che si svolgera’ in cinque citta’ australiane e quattro neozelandesi, e’ stato ampliato per la prima volta da 24 a 32 squadre. All’esordio si giocheranno Nuova Zelanda-Norvegia ad Auckland e Australia-Irlanda a Sydney. Ma gli orari notturni per l’emisfero boreale hanno scoraggiato i broadcaster europei e americani dall’acquisto dei diritti, in controtendenza con l’ottimismo della Fifa. Il presidente Fifa, Gianni Infantino, ha definito “inaccettabili” alcune offerta a ribasso, e il rischio e’ che in molti paesi i diritti restino non assegnati.
