L’intreccio clamoroso tra Mancini e Conte: il primo può lasciare, l’ultimo tenta il ritorno alla guida della nazionale

L’addio di Roberto Mancini, il clamoroso ritorno di Antonio Conte sulla panchina azzurra. Dopo le prime due uscite della Nazionale di calcio per le qualificazioni a Euro 2024, già si parla di un cambio del Commissario tecnico. Secondo La Repubblica, l’idillio tra il “Mancio” e la Federcalcio sarebbe giunto al capolinea e dopo le Final Four di Nations League di metà giugno potrebbe arrivare il clamoroso divorzio.

Mancini ha sempre promesso di voler “vendicare” la mancata qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022 (per mano della Macedonia del Nord ai playoff), ma non è contento e non ha gradito alcune critiche sulle convocazioni mancate di Nicolò Zaniolo e Mattia Zaccagni. “Ci sono motivazioni, tutti parlano senza sapere nulla”, la secca risposta del selezionatore azzurro. Ma il “Mancio” continua a lamentare l’assenza di attaccanti nel campionato italiano che lo ha portato a convocare l’argentino Retegui (naturalizzato italiano). “Se gli attaccanti li trovassimo in Italia saremmo più felici… Purtroppo è così in questo momento – ha detto Mancini -, tra le prime sette di Serie A solo la Lazio ha un centravanti italiano, ovvero Immobile. Poi ognuno può dire quello che vuole, ma per quel che mi riguarda lascia il tempo che trova”.

Mancini ha molto mercato. L’allenatore potrebbe ricevere una chiamata dagli emiri del Paris Saint Germain, ma anche il Tottenham con il ritorno in Premier League sono una valida opzione. E proprio dopo il divorzio dalla Spurs, potrebbe arrivare il nuovo Ct. Antonio Conte ha forti richieste di ingaggio per un club di Serie A (l’Inter resta la prima scelta) ma la Nazionale è un’altra cosa. Il tecnico pugliese ha guidato gli azzurri nel biennio 2014-16 raggiungendo la qualificazione all’Europeo di Francia 2016 (Italia eliminata ai quarti di finale dalla Germania).

Alessandro Bertolino

Alessandro Bertolino