I giallorossi sono in corsa nell’Europa League e il quarto posto dista appena un punto, con lo scontro diretto ancora da giocare contro il Milan
Aprile sarà il mese della verità e, come ricorda Tuttomercatoweb, per evitare di gettare tutto alle ortiche, la Roma dovrà mettere da parte i problemi che l’hanno accompagnata fino a questo punto della stagione. A partire dall’eccessivo nervosismo che da inizio anno è costato 14 espulsioni tra Serie A e Coppa Italia, 11 delle quali arrivate da bordocampo. Tra componenti dello staff e della rosa sono ben 19 le giornate di squalifica accumulate, contando anche i recenti parapiglia nel derby. Una strategia, quella tensione, alimentata dallo stesso Mourinho e nella quale lo Special One si trova a suo agio, ma che quando scappa di mano, incappa in stop e sanzioni che finiscono per mettere in difficoltà una rosa che, a detta dello stesso allenatore, è già corta di suo rispetto alle altre che lottano per un piazzamento in Champions League.
A questo si devono aggiungere altri due problemi: quello della continuità e del mal di gol. E se il primo ha portato la Roma a vincere solo una volta tre gare di fila giocando ogni tre giorni, il secondo apre scenari sconfortanti perché negli ultimi 19 anni, mai i giallorossi, arrivati alla 27^ giornata di campionato, avevano segnato così poco in Serie A (35 gol). Troppo pochi nonostante le nove reti di Dybala fin qui e a preoccupare sono i numeri di Belotti e Abraham, quest’ultimo finito in panchina negli ultimi tre big match con Juventus, Real Sociedad e Lazio.
I due attaccanti giallorossi in coppia in A hanno segnato meno di Nzola, Beto, Sanabria e altri attaccanti di squadre del livello giallorosso o più basso. Un dato al quale si aggiunge che dei 35 gol totali in campionato, 20 solamente sono arrivati su azione manovrata. Urge dunque fare di più e la speranza di Mourinho è intanto quella di riabbracciare la prossima settimana a Trigoria tutti i nazionali, senza ulteriori problemi.
