Bologna è stata fatale l’anno scorso.
Bologna chiude un discorso quest’anno.
Sia chiaro non è certo la sconfitta contro i romagnoli a determinare un campionato decisamente indirizzato verso Napoli aldilà del risultato di oggi, ma lo scivolare a meno 18 dalla vetta rende decisamente irrealizzabili anche i più arditi sogni di rimonta
E così il pensiero va immediatamente sulla Champions, dove l’Inter deve difendere il vantaggio contro il Porto ottenuto nella partita d’andata per qualificarsi ai quarti di finale.
Quarti di finale che comunque non basteranno per salvare la panchina di Simone Inzaghi, sempre più nel mirino dei tifosi interisti e sempre più difficilmente difendibile dalla società a fronte dei deludenti risultati in campionato
Spiccano infatti i pochissimi punti fatti in trasferta, solo 17 a fronte dei 30 in casa. E le tante reti subite lontano da San Siro.
L’unica speranza per il tecnico sarebbe vincere la Champions o conquistare quantomeno una finale arrivando però almeno secondo in campionato.
Altrimenti si guarderà altrove.
Si, ma dove?
I nomi caldi che girano sono principalmente due
Un ritorno di Antonio Conte, voglioso di rientrare in Italia secondo indiscrezioni a lui vicine e il Cholo Simeone
Per il pugliese sicuramente il rapporto con Marotta è un valore aggiunto, ma va detto che bisognerà capire la volontà del tecnico di ripartire da un progetto meno ambizioso di quelli che ultimamente ha avuto. Del resto se vuole tornare in Italia, conosce la situazione finanziaria delle squadre che possono prenderlo e che puntare alla vittoria della Champions non è sicuramente pensabile quanto meno in partenza
Per l’argentino, sicuramente un punto a favore è il legame che ha con l’Inter e con il pubblico e il fatto che il suo percorso all’Atletico sembra essersi chiuso
Può bastare? Forse si.
Alternative ce ne sono?
Al momento no, ma sotto traccia probabile che si possa guardare a profili magari meno esosi dal punto di vista dell’ingaggio ma che possano far partire un progetto nuovo, basato sul gioco e sullo sviluppo anche di talenti giovani e con meno big dai grandi stipendi
Il nome che tutti quelli che hanno questo tipo di progetto nella testa è quello di DeZerbi.
In alternativa, volendo rischiare un po’ di più, proprio quel Thiago Motta, che oggi ha posto fine alle speranze dell’Inter
chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche
