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Gli eventi della settimana spingono il Napoli. Le milanesi e la Juve piene di grane

Se non bastava il roboante 5-1 con cui la banda Spalletti ha liquidato la Juventus delle 8 vittorie consecutive e degli 8 clean sheet, la settimana ha dato un’altra spinta ai partenopei verso lo scudetto.

Una spinta venuta dal di fuori del rettangolo di gioco e non per merito del Napoli, ma per tutta una serie di problemi esplosi in casa delle rivali.

Partiamo dal Milan che nella settimana ha subito una pesantissima sconfitta nella Supercoppa italiana a Ryad.

Pesantissima perchè oltre a perdere il primo trofeo è arrivata al termine di un match in cui i rossoneri sono stati surclassati dall’avversario sul piano del gioco, della condizione e conseguentemente nel risultato.

E poi c’è l’aggravante dell’avversario. L’Inter. Perdere una finale con la rivale cittadina non è una passeggiata da superare

Il 3-0 subito fa sprofondare il Milan nel suo peggior momento del post pandemia.

i 9 punti di distacco dal Napoli sembrano un distacco più ampio di quello che in realtà a causa del trand e del momento (piuttosto lungo) buio che sta vivendo il Milan

Chi dalla Supercoppa è uscito alla grande ovviamente è l’Inter.

Si aggiudica un trofeo. Trionfa sui rivali di sempre e dimostra di essere in una fase di crescita, al netto dell’inciampo di Monza.

Ma anche per loro sono spuntati i problemi.

La grana Skriniar è ufficialmente esplosa. Il mancato rinnovo di contratto crea instabilità in società, nel mercato, in società.

I maligni potrebbero pensare anche nello spogliatoio, ma probabilmente la professionalità viene prima dei contratti.

Di sicuro bisognerà capire se nei prossimi quindici giorni, l’Inter si muoverà per evitare il parametro zero di giugno vendendo in anticipo il giocatore (ammesso che ci sia un acquirente possibile sapendo che dal 1 di febbraio può essere messo sotto contratto per giugno.

Concludiamo poi con la Juventus.

Qui i discorsi stanno veramente a zero. Dopo i 5 gol presi dal Napoli e l’essere stata rispedita a meno 10 in classifica e meno 100 sul morale, la sentenza di ieri con i quindici punti di penalizzazione scaraventa la Juventus a quota 22 a 25 punti dalla vetta e 12 punti dalla zona Europa League.

Al netto di possibili ricorsi in grado di attenuare la pena (ma di quanto?) ma anche con lo spauracchio di altre penalità per il discorso stipendi la Juventus esce di fatto dalla lotta Scudetto e ha attualmente come unico obiettivo quello di vincere più partire possibile per provare a rincorrere la zona europea.

Per i bianconeri, a questo punto la stagione sarebbe salvabile solo vincendo l’Europa League, che oltre a portare un trofeo in bacheca permetterebbe di ripresentarsi ai nastri di partenza della prossima Champions League che attraverso il campionato sembra attualmente decisamente più difficile da raggiungere.

Senza contare che la mancata qualificazione alla prossima massima competizione europea costringerebbe vista la situazione economica a fare sacrifici tecnici non indifferenti alla nuova dirigenze bianconera

chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche

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