
SORPRESA – “Sono rimasto sorpreso, pensavo fossero ancora arrabbiati, ma penso che tanti sappiano che io ho sempre avuto l’Inter nel cuore, anche se sono andato via. Ho parlato con i miei compagni e con la società, spiegando loro i motivi per i quali ero andato via. Sono tornato e voglio restare anche in futuro: questo vuol dire che per me l’Inter è tutto. Tutti lo sanno. Ora io e la squadra dobbiamo portare il club al successo e poi parleremo”.
IL GRANDE RITORNO – “Durante la Nations League ho parlato col nuovo proprietario del Chelsea, gli ho detto la verità, quale fosse il mio rapporto con l’allenatore di allora (Tuchel, ndr). Ho deciso di tornare all’Inter e lui mi ha aperto la porta, poi le cose sono andate veloci. Quando sono atterrato ero stanco e nervoso ma anche contento. Nello spogliatoio non è cambiato niente, un gruppo competitivo in cui c’è anche amicizia: cosa unica nel calcio”.
FUTURO – “Farò di tutto per l’Inter, ora quel che mi resta è dare tutto con il resto della squadra per vincere. Spero veramente di restare, per me l’Inter è tutto. Prima segnavo tanti gol ma solo qui mi sento veramente io. Ma va trovata una soluzione col Chelsea, poi andremo a parlare…”.
CONDIZIONI – “Sto bene, molto bene. Anche la squadra sta bene e c’è tanta voglia, dobbiamo prepararci per la partita contro il Napoli e il resto della stagione. Sono contento di essere tornato ma non voglio parlare troppo fuori dal campo, voglio fare i fatti. Sto lavorando forte con preparatore, allenatore e squadra per rispondere sul campo”.
L’INFORTUNIO – “E’ stato più grave del previsto, era rotto il tendine del flessore: pensi sempre di poter tornare velocemente, avevo però la sensazione che le cose non andassero bene. È stata la prima volta per me in 13 anni. Casa mia è come un ospedale, ho tutto per recuperare veloce. Ma non ci sono riuscito, sono andato al Mondiale, ho giocato l’ultima partita con due allenamenti in quattro mesi. C’era delusione, però mi sono detto subito che non ero al 100%: dovevo staccare per poi cominciare da zero. Ho cominciato a lavorare a Dubai, sono tornato qui, mi hanno massacrato dieci giorni giustamente, ho tanta voglia di tornare in campo. A chi dice che non sono più quello di due anni fa? Rispondo che ci vediamo”.
RAPPORTO COL MISTER – “Inzaghi sa come stimolare i giocatori e trovare il punto per trovare il leone dentro me”
