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La storia di Amrabat. Prima riserva, poi protagonista e ora da blindare. In mezzo il Marocco delle meraviglie e un compagno da portare a Firenze

E’ una storia strana quella di Sofian Amrabat.

Una storia di alti e bassi, come molti ce ne sono nella vita, ma decisamente molto repentini, come raramente accade.

Il centrocampista marocchino approda a Firenze dopo una grande stagione a Verona. In quell’Hellas dei miracoli che con Juric arrivò a ridosso della zona Europa.

La Viola anticipa tutti acquistandolo a gennaio e lasciandolo in prestito alla squadra cedente. Nel 2020/2021 approda in una Fiorentina che però non è ne arte ne parte e fra i vari cambi di allenatore (Iachini, Prandelli e poi di nuovo Iachini) non ripete la stagione da urlo dell’anno precedente.

La Fiorentina però ha investito tanto e quindi il centrocampista si presenta anche nel nuovo corso di Italiano, che però vede al centro del campo un uomo più tecnico, Torreira a cui in un modo o nell’altro farà da alternativa.

Ma la storia di Torreira e la Fiorentina è tormentata e l’estate scorsa il riscatto del centrocampista che sembrava scontato, sfuma e la dirigenza Viola con Italiano decidono ( o sono costretti, questo non lo sapremo mai) a rispolverare il centrocampista marocchino.

Qualcuno è scettico, viste le stagioni altalenanti, ma l’esborso speso due anni prima e le poche richieste fanno si che la decisione sia quella di credere nelle possibilità del giocatore.

E da lì comincia la rivoluzione di Amrabat. Che non solo si conquista la titolarità nel duello con il neo acquisto Mandragora, ma in poche partite diventa anche determinante nell’ equilibrio di Italiano e poi indispensabile per quel piccolo cambio di modulo e di atteggiamento che permette alla squadra di ridisegnare la sua fase offensiva mantenendo la parte difensiva su livelli accettabili

Amrabat è l’uomo della rincorsa Viola alla zona Europa degli ultimi mesi, ma è il Mondiale che lo consacra come giocatore assoluto

Annulla Modric e DeBruyne nel girone, si qualifica al secondo turno in maniera inaspettata e contribuisce in maniera determinante a costruire la diga che incarta quella che era stata fino ad allora la squadra migliore del Mondiale: la Spagna.

Amrabat esce dall’ottavo di finale come assoluto protagonista del match e ora sicuramente per la Fiorentina non ci sarebbe il problema della minus valenza in caso di cessione.

Anzi. C’è la possibilita di una plus valenza enorme.

Ma Commisso non la pensa uguale. Il contratto scade nel 2024, ma la Fiorentina può esercitare, e lo farà, una clausola di rinnovo unilaterale di un anno.

Un premio a chi ha creduto in lui, anche quando poteva non farlo. Un premio che la Fiorentina potrà decidere di riscuotere in due modi: sul campo o sul mercato.

Di sicuro, per il rientro a gennaio la Viola potrà godersi uno dei giocatori maggiormente rinvigoriti da questo strano mondiale invernale.

E non è detto che l’euforia marocchina porti anche un altro esponente a Firenze. Amrabat infatti potrebbe essere l’elemento in grado di convincere il sampdoriano Sabiri, suo compagno di nazionale, ad accettare le avances della Fiorentina.

Entusiasmo marocchino per la rincorsa europea della VIola

chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche

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