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Giappone e Croazia fino all’osso: ai rigori passa la squadra di Dalic, la favola Giappone termina qui

Il Giappone esce a testa alta, altissima contro la favorita Croazia. Sono serviti infatti i calci di rigore, fra le mura dell’Al Janoub Stadium, per decidere il quinto ottavo di finale del Mondiale in Qatar. Dopo l’1-1 dei tempi regolamentari (gol di Maeda e Perisic), i Vatreni si sono imposti dal dischetto grazie a un super Livakovic, che ha parato ben tre rigori su quattro.Samurai Blu meritatamente avanti con Maeda

 

 

 

 

 

 

 

 

Non sorprende il fatto che all’Al Janoub Stadium la prima occasione da rete sia proprio dei Samurai Blu, partiti con la solita intensità e pericolosi già al 3′ con un colpo di testa finito alto di un soffio di Taniguchi. La risposta croata non si fa attendere, ma sugli sviluppi di un erroraccio difensivo di Tomiyasu Perisic tergiversa troppo per poi calciare addosso al portiere all’8′. Inizia a crescere la pressione giapponese, con Ito imprendibile per Barisic e sistematicamente sul fondo. Al 13′ è suo il cross velenoso sul secondo palo, non ci arriva Maeda in anticipo su Lovren. La Croazia soffre e si affida più ai singoli che al collettivo, mentre sul fronte opposto la Nazionale nipponica alza ulteriormente il baricentro. Filtrante di Endo per Kamada, che rientra sul destro e calcia spedendo la sfera sopra la traversa al 41′. È il preludio del vantaggio giapponese, che arriva al 43′ da uno schema su calcio d’angolo dalla destra: pallone messo dentro da Doan, con Maeda tenuto in gioco da Lovren e lesto a girare in rete alle spalle di Livakovic per l’1-0 che decide il primo tempoIl Giappone abbassa il ritmo e Perisic pareggia

 

 

 

 

 

 

 

 

Pronti-via e il Giappone sembra ripartire proprio come ha chiuso il primo tempo: Kamada, molto ispirato stasera, compie una sterzata improvvisa ed esplode un destro che termina alto sopra la traversa al 46′. La Croazia è ancora timida e il tiro di Kovacic al 49′ non è abbastanza insidioso da risvegliarla. Lo fa eccome invece il colpo di testa di un altro ex Inter, Ivan Perisic, bravo a battere Gonda con un potente colpo di testa dalla lunetta dell’area di rigore sugli sviluppi di un cross dalla trequarti di Lovren al 55′. Il gol del pareggio scuote i Vatreni, che al 63′ sfiorano il clamoroso ribaltone: gran botta col destro di Modric, ma Gondo stavolta vola spedendo a lato. È ancora Perisic a preoccupare così il Giappone al 77′, approfittando di un errore di Yoshida per calciare quasi a botta sicura, ma Tomiyasu ci mette una pezza con una deviazione provvidenziale. I nipponici accusano forse le fatiche del primo tempo e abbassano drasticamente il ritmo, ma la Croazia là davanti punge poco e al 90′ il risultato è dunque ancora fermo sull’1-1Risultato bloccato ai supplementari e Dalic toglie due senatori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non si sblocca neanche ai supplementari l’equilibrio di Giappone-Croazia. Se nel primo tempo il più pericoloso è Mitoma al 105′, autore di un tiro centrale ben parato da Livakovic, l’occasione principale del secondo è invece quella di Majer al 121′: tiro dal limite del neo-entrato croato, ma palla lontana dalla porta di Gonda. Sostituiti i due senatori croati Perisic e Modric, assenti dal dischetto.

 

Livakovic trascina la Croazia ai quarti di finale

Questa la lotteria dei calci di rigore che ha deciso Giappone-Croazia:

– Minamino (G): parato

– Vlasic (C): gol

– Mitoma (G): parato

– Brozovic (C): gol

– Asano (G): gol

– Livaja (C). palo

– Yoshida (G): parato

– Pasalic (C): gol.

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