
Il Mondiale a metà stagione, lo si sapeva, potrebbe avere una doppia faccia.
Potrebbe portare in paradiso alcune squadre al rientro guidate dalla gioia di un risultato ottenuto o dallo spirito di rivincita di chi non ha fatto bene.
Ma anche portare all’inferno, impoverendo di stimoli alcuni uomini o ridandoli infortunati al campionato
Per l’Inter ora come ora, nel reparto offensivo siamo più orientati sulla seconda possibilità
Correa il mondiale lo ha perso prima di iniziarlo per un infortunio.
Lukaku lo stava per perdere, ma alla fine ce l’ha fatta ed è partito con la speranza di recuperare a pieno. Il risultato però è stato decisamente deludente. Minutaggio scarso, rendimento anche peggio di scarso. E Belgio eliminato ai gironi eliminatorio. Per i rossi si chiude quindi un ciclo guidato da grandi giocatori che non sono mai riusciti però a inserirsi nella lotta per qualsiasi titolo internazionale.
Queste le parole di un grande interista come Altobelli sul belga “Allenare 110 kg non è facile. Io non vedo più il Lukaku che arrivava sulla palla mezz’ora prima degli avversari, lucido e spietato sotto porta. Oggi vedo un Lukaku che secondo me avrebbe bisogno di più allenamenti!
Martinez invece al mondiale c’è ancora: dopo la vittoria di ieri si sono spalancate le porte dei quarti di finale per l’Argentina dove affronterà l’Olanda
Per l’attaccante nerazzurro però la situazione personale non è delle migliori. Partito titolare, ha deluso, come tutta la squadra al debutto contro l’Arabia, ma non ha ben figurato neanche contro il Messico dove è stato sostituito. E così in maniera quasi inevitabile è arrivato per Scaloni il necessario cambio di gerarchie con Alvarez che è diventato titolare e il Toro che è entrato in campo solo a partita abbondantemente iniziata contro la Polonia (al 79’esimo) e contro l’Australia (al 72esimo)
Fra l’altro viste le prestazioni maiuscole e condite con gol del suo competitor, difficilmente il posto di titolare gli verrà ridato nelle prossime partite a meno di sconvolgimenti clamorosi.
Insomma per gli attaccanti dell’Inter un mondiale low profile.
Bisognerà capire se sarà un bene o un male per l’Inter che dovrà lavorare su condizione fisica e morale in modo che si possa far leva sulla voglia di riscatto piuttosto che abbattersi sulla delusione.
chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche
