

Claudio Lotito sembra voler fare sul serio ed il piano di riqualificazione per far tornare in vita lo stadio Flaminio e renderlo la nuova casa della Lazio è ormai quasi pronto. Secondo Il Corriere dello Sport, però, i tempi stringono.
Il quotidiano romano, infatti, ci ha raccontato oggi di come il Comune di Roma avrebbe messo fretta al presidente biancoceleste
Nel caso in cui il piano non fosse presentato entro la fine del 2022 si inizierebbero a valutare altri progetti che esulano da quello della Lazio per l’impianto realizzato da PierLuigi e Antonio Nervi
Le parole del comune sembrano quindi un ultimatum, anche se sanno un po’ di bluff per stringere i tempi, ma vanno ad ogni modo prese come dichiarazioni ufficiali e quindi mettono chiaramente un po’ di fretta al neosenatore Lotito
Lotito avrebbe idee chiare in merito all’impianto, dal momento che vorrebbe intraprendere un percorso di restyling e ammodernamento che rispetti però i vincoli legati alla storicità dello stadio (il costruttore è il medesimo dello stadio di Firenze, per il quale il Ministero della Cultura ha dato l’ok al riammodernamento), che lo porti ad essere uno stadio all’avanguardia, con 45 mila posti a sedere e che possa risultare idoneo per ospitare finali Uefa

chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche
