INZAGHI
Filippo Inzaghi, attuale allenatore della Reggina che sta volando nel campionato cadetto è stato ospite odierno su Sportitalia. Di seguito, le sue dichiarazioni principali:
“E’ stato tutto improvvisato, ero in vacanza, avevo deciso a malincuore di prendermi qualche mese di riposo e poi è arrivato il Presidente con la Reggina che mi hanno convinto e devo ammettere che tutta quella gente il primo giorno in aeroporto… ho capito poteva essere una bella sfida. Conosco il campionato di Serie B, siamo partiti da zero, dalla squadra allo staff ed era impensabile all’inizio pensare ad avere una classifica del genere. Servirà pazienza e un giorno essere pronti, va tutto fatto un passo alla volta anche se nulla vieta di sognare“.
SIMONE INZAGHI – “E’ il calcio in Italia, lui sa che allena una grande squadra e le critiche ci saranno sempre. Ha le spalle larghe, probabilmente non fa il fenomeno e allora perché è un bravo ragazzo, a volte lo bastonano. Si fa amare dai giocatori e porta i risultati, è un allenatore moderno; l’Inter può lottare per tutte le competizioni“.
NAPOLI – “Complimenti a Spalletti, guardo spesso il Napoli questa stagione, gioca bene e con acquisti quasi sconosciuti… Sì, in passato da giocatore sono stato vicino, volevo andare ma mi trattenerono. Gli italiani per me sono i migliori allenatori, dobbiamo aggiornarci ma penso che Ancelotti sia il migliore, poi se penso a mio fratello, a Spalletti, a Gasperini… è una scuola cresciuta molto”.
NAZIONALE – “Lasciamo lavorare Mancini. Mi piace Immobile, sempre criticato ma ha il gol nel sangue e li fa in vari modi“.
MERCATO – “Mi confronto con il direttore, anche lo staff per me è molto importante e quello che ho centra poco con la categoria”.
MILAN – “Pioli è stato molto bravo, mai disuniti nelle difficoltà e il lavoro di Maldini-Massara, bravi e vicini all’allenatore con scelte importanti come Donnarumma. Si sono meritati lo Scudetto e mi auguro faccia bene anche in Champions“.
SERIE B E CAMPIONI DEL MONDO – “Non sempre il più bravo e meritevole arriva, quello che ci accomuna è la passione, De Rossi-Grosso-Cannavaro da allenatori e Buffon che gioca. Brescia? Un pubblico che mi ha amato, persone straordinarie“.
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INZAGHI

Giornalista pubblicista e laureato magistrale in “Editoria e giornalismo,” triennale in “Lingue e comunicazione”, appassionato di calcio italiano e internazionale (soprattutto Inghilterra e Spagna), tecnologia e viaggi, amante del raccontare eventi soprattutto da inviato.
