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Derby di Roma già caldo. l’Europa League non smorza le polemiche prepartita

C’era da immaginarselo.

in una città dove il derby dura 365 giorni l’anno, la settimana del derby è per antonomasia una settimana complessa da gestire.

E a nulla, o a molto poco, serve la partita di giovedi che le due squadre devono sostenere in Europa League.

La prima polemica prederby questa volta è scoppiata addirittura prima della fine della partita della Lazio, quando l’arbitro ha sventolato un cartellino giallo a Milinkovic Savic.

Il più forte giocatore biancoceleste infatti essendo in diffida dovrà scontare proprio per quella ammonizione la partita più sentita dell’anno.

La Lazio vede in quel giallo una punizione eccessiva, probabilmente lo è, e immediatamente l’errore prende la deriva complottistica o disfattista con tifoseria e società sul chi va là per gestire tutte le situazione che possono recare danno ai biancocelesti.

D’altro canto in casa Roma, possono festeggiare anche per l’assenza del bomber Immobile, anche se alcune voci parlano di un possibile recupero dell’ultimo minuto, anche se onestamente sembra più una mossa disperata più per far paura ai rivali che altro.

In casa Roma, la vittoria di Verona, arrivata in rimonta col Verona in 10 (scatenando i social laziali e cavalcando la tesi degli aiutini giallorossi) ha rasserenato l’ambiente e permesso alla squadra di Mourinho di affrontare il derby con un punto in più rispetto alla Lazio.

Sul fronte allenatori al momento posizioni opposte.

Sarri ha dichiarato apertamente che se parla dell’ammonizione di Milinkovic per lui ci sarebbero sei mesi di squalifica assicurati, aizzando la tifoseria già come detto ben schierata su questo fronte.

Dall’altra parte Mourinho, si limita ad un No comment su quanto detto da Sarri e pensa alla partita col Ludogorets che deve essere vinta a tutti i costi, a differenza di quanto deve fare la Lazio che può permettersi un pareggio o anche eventualmente una sconfitta di misura contro il Feyenoord essendosi comportata meglio in Europa League e non dovendosi ridurre all’ultima giornata per qualificarsi al turno successivo (il girone della Lazio era fra l’altro più difficile di quello dei giallorossi)

Il silenzio di Mourinho sembra però essere la solita calma prima della tempesta; se ben conosciamo il tecnico portoghese troverà a breve il modo di punzecchiare gli avversari e caricare la partita e l’ambiente con la speranza che ciò porti un vantaggio ai suoi.

chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche

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