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Luna Lempérière (Grasshopper Femminile) a Mdc: ” Vi racconto la mia carriera e il Campionato Svizzero”

Ciao Luna Lempérière, grazie per essere qui ai microfoni di Momenti di Calcio.

 

Ricordiamo ai nostri lettori che sei una calciatrice classe 2000, difensore centrale che gioca nel Grasshopper Femminile, in Svizzera.

 

 

Come è nata la tua passione per il gioco del calcio?

 

Il mio nonno paterno ha giocato a calcio nelle giovanili della nazionale Svizzera e il mio papà in categorie minori in Italia e mi hanno tramandato questa passione e portato in questo mondo. Poi quando l’Italia è diventata campione del mondo nel 2006, ho deciso che volevo iniziare a giocare a calcio anch’io e ho cominciato nel Fc Baden con i maschi.

 

A quale calciatore o calciatrice di serie A pensi di ispirarti?

 

Da quando ero piccola mi piacevano Bonucci e Chiellini. Bonucci per i suoi lanci e la tecnica e Chiellini per il suo agonismo. Come calciatrice mi piace Sara Gama è una vera leader e un grande esempio per me.

 

Come ti trovi nella tua squadra? Raccontaci del vostro campionato, la Women’s Super League Svizzera

 

Mi sento molto a mio agio, siamo una squadra giovane e andiamo tutti molto d’accordo. Mi diverto un sacco a giocare in questa squadra e siamo anche ad un buon livello nella Axa women Super League.

L’Axa Women’s Super League è un campionato che offre una opportunità alle giocatrici giovani di fare esperienza perché ci sono meno giocatrici esperte o professionistiche. Tuttavia lo Zurigo, che si è qualificato per la Champions League quest’anno ha mostrato di poter competere a livello internazionale.

 

Hai anche esperienza con la Nazionale Svizzera giovanile (3 presenze in Nazionale Under 16, 11 con la Nazionale Under 17 e 16 con la Nazionale Under 19. Che emozioni hai provato a vestire questa maglia? Ora manca solo la Nazionale Maggiore…

 

É sempre un onore indossare la maglia della Nazionale, risveglia un senso di orgoglio e gratitudine. Con la Nazionale ho avuto la possibilità di fare delle esperienze internazionali che mi hanno fatto crescere come calciatrice e come persona. È il mio sogno giocare per la Nazionale Maggiore, sto lavorando duro e spero di poter realizzare questo sogno in futuro.

 

Cosa ti hanno lasciato le esperienze pregresse nella calciatrice che sei ora?

 

Io dico sempre che il calcio non è solo uno Sport ma è una scuola di vita. Il calcio per esempio mi ha insegnato qualità come la determinazione, la disciplina e la resilienza. Secondo me ho imparato di più dall’esperienze negative come sconfitte o infortuni che da esperienze positive.

 

Conosci e segui la Serie A Femminile? Ti piace? Che differenze hai trovato con il campionato svizzero?

 

Un po’ lo seguo ma onestamente non ho ancora visto tante partite quest’anno. Direi che in generale la Serie A ha più qualità ed è anche molta più tattica rispetto all’Axa Women’s Super League, in Svizzera, dove  si gioca più in verticale e con meno possesso palla.

Una grande differenza è il tipo di campionato: in Svizzera dall’anno scorso si gioca con modalità di play-off, dove le prime 8 squadre giocano partite ad eliminazione diretta per aggiudicarsi il campionato; in Italia questo non esiste.

 

A che punto di maturazione è la Nazionale Svizzera Femminile? Riuscirà secondo te a diventare una delle Nazionali più forti?

 

Attualmente direi che la Nazionale Svizzera Femminile si trova in un cambio generazionale: tante giocatrici giovani vengono inserite. In generale direi che il calcio femminile in Svizzera sta guadagnando sempre più attenzione, il chè è molto importante per il suo sviluppo. Anche se la Svizzera è in constante sviluppo, credo che sarà difficile diventare una delle Nazionali più forti al Mondo, ma penso che possa andare molto lontano e che in futuro competerà nei tornei internazionali.

 

Sei giovanissima, ma hai già un po’ di esperienza. Quali sono gli obiettivi che vorresti raggiungere in carriera?

 

Un obiettivo grande di cui abbiamo già parlato è di giocare nella Nazionale Maggiore. Un altro obiettivo sarebbe quello di giocare all’ester,o ma c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere questi obiettivi.

 

Come è nata la scelta di giocare centrale di difesa? Per necessità o hai sempre sognato di giocare in quel ruolo?

 

Fino a 15 anni giocavo solo come centrocampista difensivo e di costruzione, ma poi nella Nazionale u16 mi hanno “trasformata” in un difensore centrale. Da quel momento in poi ho quasi sempre giocato in difesa. All’inizio non mi piaceva proprio ma adesso mi sono abituata e mi sento bene e sicura in questo ruolo.

 

Quale è l’obiettivo della vostra squadra quest’anno?

 

L’obiettivo minimo è di arrivare tra le prime 3 nel campionato e nella finale di coppa Svizzera.

 

Quale è stata la partita più bella e importante della tua carriera finora?

 

La semifinale di coppa Svizzera  contro il Servette l’anno scorso. Abbiamo vinto ai rigori e io ho tirato l’ultimo che ci ha portato in finale. Era la prima volta che il GC arrivava in finale di coppa, e per questo è stato un momento molto speciale per me e pieno di emozioni.

 

Quali pensi siano le squadre più attrezzate per vincere il vostro campionato?

 

Negli ultimi anni erano sempre il Servette o lo Zurigo che hanno vinto il campionato e credo che  hanno anche una buona chance quest’anno. Ma oserei dire che c’è la possiamo giocare anche noi.

 

Intervista a cura di Raffaele La Russa

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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