Interessante intervista su Gazzetta dello sport di Gerry Cardinale, Fondatore e Managing Partner di RedBird, fondo proprietario del Milan, intervenuto a New York a “Invest in Sports”, convegno organizzato da Sportico.
L’uomo di affari si è espresso in maniera molto precisa su alcuni punti importanti quali il Milan, la Serie A, il Calcio italiano e quello europeo, cercando di focalizzarsi su quelli che sono i reali problemi e come gestirli
In merito al Milan e al lavoro da attuare dopo l’acquisto del club rossonero, Cardinale ha detto: «Non puoi solo comprare un club e star fermo. La sfida è shakerarlo un po’. Non puoi andare a pistole spianate, dobbiamo capire come fare ma possiamo dare un bel contributo».
«I club ora sono aziende di entertainement. Quello che ho imparato con Yankees e Red Sox è che non puoi vincere sempre. Il Milan ha vinto uno scudetto e le aspettative sono di rifarlo, ma in Champions ora vediamo che c’è grande differenza con la Premier. Elliott nel Milan ha fatto un grande lavoro e io ho scelto la continuità. La durata del mio impegno? Non sono preoccupato dell’exit strategy».
Cardinale ha poi lasciato intendere che resta vivo il suo progetto di costruire una rete che comprenda il Milan e altri club, di diversi sport e nazioni: «Io credo che così si possano avere benefici strategici – ha sottolineato -. Attraverso le sinergie puoi crescere. È tutto molto teorico ma per me c’è una logica».
Sull’Italia e la Serie A, il numero uno di RedBird ha aggiunto: «Ogni campionato ha le sue sfumature da tenere presente. In Italia ad esempio non ci sono stadi nuovi dal 2011». E sul rapporto tra il valore dei diritti tv in A e in altri campionati: «C’è disparità. Il valore dei diritti tv in Premier è triplo rispetto all’Italia e in Liga è doppio».
In chiusura, Cardinale ha risposto a una domanda sulla SuperLega: «Dobbiamo occuparci della differenza tra Premier e A – ha detto il numero uno di RedBird -. Quando arrivi a certi livelli, tutto è molto politico. Il mio lavoro è abbassare la testa e lavorare. È interessante però capire perché certe cose accadono».
chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche
