Neppure la pausa per le nazionali ha rigenerato i nerazzurri e spezzato la crisi della squadra di Inzaghi, che contro la Roma ha subito la prima sconfitta casalinga della stagione in campionato e la quarta in otto partite di Serie A
I nerazzurri si trovano virtualmente fuori dalla corsa allo scudetto dopo meno di due mesi di campionato, per la rabbia dei tifosi, scoppiata durante e al termine del match sui social. Infruttuoso evidentemente il confronto che una delegazione della Curva Nord aveva chiesto ed ottenuto alla vigilia ad Appiano Gentile: in quel colloquio i leaders della Curva avevano rassicurato Inzaghi e la squadra che il supporto non sarebbe mancato nella gara contro la Roma, invocando però un immediato cambio di passo dopo il brutto ko di Udine prima della sosta.
Niente di tutto questo, così la pazienza del popolo nerazzurro sembra essere finita e dopo gli striscioni di contestazione nei confronti della proprietà durante la sosta ora nel mirino sono finiti proprio i giocatori e soprattutto Inzaghi, preso di mira sui social per le sue scelte di formazione ed i cambi effettuati. “Inzaghi è in confusione” è uno dei tweet più “dolci”, poi le analisi si fanno tecnico-tattiche: “Sempre le stesse idee, o mancanza di idee, gli stessi cambi, le stesse tattiche e la stessa mentalità. Siamo stanchi. Inzaghi ormai è un disco rotto: la difesa non regge, davanti non ci sono idee e non ha mentalità vincente”. Nel mirino ancora le sostituzioni decise dal tecnico subito dopo il vantaggio della Roma: “Inzaghi avrebbe dovuto cambiare qualcosa prima di andare sotto e invece non è riuscito a capire che la Roma ci stava dominando” una delle considerazioni più frequenti, mentre l’hashtag #inzaghiout è subito arrivato in tendenza e c’è anche chi si sbilancia sul possibile sostituto in caso di esonero, Dejan Stankovic, fresco di dimissioni dalla Stella Rossa.
Altri sottolineano come non possano essere sempre i singoli a salvare la squadra e neppure gli stessi possono essere considerati i capri espiatori se le cose vanno male: “Non possiamo prendercela con Handanovic o Lautaro. I giocatori non c’entrano, è Inzaghi da condannare”. Infine un’analisi più completa, ma altrettanto impietosa: “Inzaghi non è il problema dell’Inter, ma apparentemente neppure la sua soluzione. I giocatori stanno facendo male e inevitabilmente le colpe ricadono su di lui. Non c’è killer-instnict, ma l’Inter è anche sfortunata e anche in debito di energie. E le assenze di Brozovic e Lukaku non aiutano”.
(Fonte Corriere dello Sport)
