DAZN è intenzionata a sbarcare nel mondo delle scommesse anche in Italia
Secondo quanto scrive Calcio e Finanza la piattaforma di sport in streaming ha già lanciato DAZN Bet – il suo prodotto beta – nel Regno Unito ad agosto e prevede di coprire nuovi Paesi nel prossimo futuro.
Tra questi, come spiegato dal CEO di DAZN Shay Segev, c’è anche l’Italia: «Vogliamo lanciare le scommesse, lo confermo. È nei nostri piani, anche se non conosciamo ancora i tempi. Lo vogliamo fare nella miglior maniera possibile, responsabilmente e producendo nuovi ricavi per la Lega di Serie A e per i club», ha commentato il dirigente in questi giorni ad Agipronews, a margine dell’Sbc Summit a Barcellona.
Se saremo presenti in Italia con una nostra licenza o come “skin” (rivenditore online, ndr) di un concessionario? Come skin, per noi è importante che il business sia solido e a lungo termine. Stiamo investendo miliardi di euro in Italia per diritti e tecnologia. Abbiamo avuto delle problematiche tecniche a inizio stagione in Italia ma le abbiamo superate, c’è un ottimo servizio adesso che comprende anche l’accordo con Sky. Con le scommesse vogliamo arricchire l’esperienza dei consumatori. La nostra intenzione è far convergere tutte le esperienze sportive in un’unica piattaforma», ha aggiunto.
Segev ha poi parlato di obiettivi legati al mondo delle scommesse: «Non vogliamo diventare Snai, Lottomatica, Eurobet. Siamo e resteremo una piattaforma sportiva, con streaming e merchandising di sport. In Italia? Abbiamo una partnership con una società, con sede a Gibilterra, che sta gestendo per noi DAZN Bet».
Dunque, manca ancora una data precisa per il lancio, ma l’intenzione è più viva che mai: «Stiamo discutendo con tutti i principali attori del sistema in Italia. Non abbiamo una data prestabilita. Non vogliamo reinventare il betting, intendiamoci, le regole già ci sono. Piuttosto, fornire un servizio da utilizzare in maniera responsabile e oculata: si potranno giocare 5 euro durante Milan-Napoli ma l’approccio deve essere ricreativo. È nostra intenzione dare una parte dei ricavi alla Lega di Serie A e ai club, creando un ciclo virtuoso per tutti».