
Quando sembrava tutto fatto per il ritorno del belga l’incredibile dietrofront del Leicester con il Toro costretto a virare su Karamoh
Un ridimensionamento non indifferente, anche perché, come ricorda Tuttomercatoweb, si è passati da un giocatore che aveva permesso un salto di qualità importante durante la scorsa stagione a un esubero del Parma che ha vissuto gli ultimi mesi da separato in casa. Ivan Juric spera sempre di poter riabbracciare il suo pupillo, tra il presidente Urbano Cairo e il direttore tecnico Davide Vagnati c’è la volontà di provare ad accontentarlo. In cuor suo, poi, Praet vorrebbe tornare, anche perché fino ad oggi ha racimolato poco più di 80 minuti e il Leicester è in fondo alla classifica di Premier League. Anche perché nelle casse del club è rimasto un discreto tesoretto dalle operazioni in entrata e in uscita della scorsa estate.
Il saldo è in attivo di una decina di milioni di euro, la cessione monstre di Bremer ha finanziato il mercato e c’è pure un bel gruzzoletto. Per il brasiliano, seppur in varie tranches, entreranno una quarantina di milioni (bonus esclusi), poi bisogna considerare gli acquisti dell’estate: la spesa più importante è stata quella per l’olandese Schuurs, che ha sfiorato i dieci milioni. Il Toro ha poi riscattato Ricci, circa 8.5 milioni, e ha acquistato Pellegri, per una cifra intorno ai cinque, e l’altro investimento importante è rappresentato dai 4.5 milioni per pagare la clausola rescissoria al Besiktas per Ilkhan.
Infine, ecco le operazioni minori: complessivamente, per riscattare Berisha e arrivare a Bayeye e Karamoh, sono usciti un paio di milioni. La cifra per le spese si avvicina ai 30 milioni, la differenza si aggira intorno ai dieci. E con un assegno del genere, forse anche qualcosina meno, il Leicester sarebbe ben disposto a lasciar partire Praet per un’altra parentesi sotto la Mole.
