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Torino, nonostante la buona partenza di Juric, è record negativo di abbonamenti con Cairo

L’Olimpico Grande Torino resta con tanti spazi vuoti, il nuovo Toro del “secondo” Ivan Juric non scalda il cuore dei tifosi. Così, ecco che è stato centrato il record negativo dell’era Cairo: con 5870 tessere, è la peggior campagna abbonamenti nei 17 anni con l’editore alessandrino alla guida del club di via Arcivescovado. Non si è riusciti a superare nemmeno quota seimila, per ritrovare numeri ancora inferiori bisogna tornare indietro al 2010/2011 con la squadra che, però, militava in serie B. I due anni di pandemia di Covid-19, con stadi vuoti e abbonamenti bloccati, non hanno aumentato la voglia di Toro, anzi è stata addirittura frenata: per sei stagioni consecutive, infatti, il club aveva superato la soglia delle diecimila tessere. Il record assoluto, invece, rimane quello del 2006/2007, il primo anno di Cairo in serie A e con la contemporanea retrocessione della Juventus in serie B, con un entusiasmo alle stelle e la campagna abbonamenti che si chiuse a quota 17.831. Erano altri tempi, c’era più voglia di stadio e non c’era il campionato spezzatino come oggi, con il club che prova spiegarsi così la freddezza della tifoseria: è difficile “impegnarsi” con una tessera da 19 partite quando le giornate di serie A, ormai, vengono spalmate quasi su quattro giorni, dal venerdì al lunedì. Nel nostro campionato, però, soltanto Spezia, Sassuolo e Napoli hanno staccato meno abbonamenti rispetto al Toro. E la tifoseria granata sembra aver perso totalmente la fiducia verso la proprietà.

Contestazione continua
Da tempo, ormai, prosegue la contestazione al presidente Cairo, con i cori contro al patron che accompagnano tutte le gare casalinghe della squadra. A prescindere dai rapporti tra tifoseria e numero uno del club, Juric è contento dell’ambiente che si è creato: “Vogliamo mantenere questa positività e questo spirito, speriamo che ci sia sempre più entusiasmo e più gente” diceva il tecnico qualche settimana fa. Nell’ultimo turno prima della sosta è arrivata una sconfitta pesante contro il Sassuolo, con la squadra che si è presa i fischi della sua gente. “E che dovevano fare, applaudire? La mia sensazione è la stessa loro, negativa: ce li siamo meritati” il commento dopo lo 0-1 dell’ultima apparizione. Un vero peccato, anche perché prima della sfida contro i neroverdi, Milinkovic-Savic era riuscito a mantenere inviolata la sua porta all’Olimpico Grande Torino nelle tre partite precedenti contro Palermo (coppa Italia), Lazio e Lecce. Il prossimo appuntamento davanti ai propri tifosi sarà 9 ottobre, il Toro cercherà il riscatto contro l’Empoli.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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