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La moviola della domenica: Chiffi sotto accusa a Roma, rigorino al Napoli, bene Maresca a Monza

Ecco gli episodi da moviola così come analizzati dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere dello Sport nelle gare più importanti della domenica calcistica

MONZA-JUVENTUS

La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina analizza gli episodi da moviola di Monza-Juventus, a partire dal sacrosanto cartellino rosso per Angel Di Maria: “Maresca non può esimersi, però, dal mostrare il rosso diretto a Di Maria che, punzecchiato da Izzo, reagisce alle provocazioni rifilando una gomitata violenta al petto del monzese: espulsione senza discussioni. Nella ripresa, Vlahovic va a terra al 6’: non subisce spinta e pochi minuti dopo McKennie avrebbe meritato il giallo su Izzo. Il gol del vantaggio del Monza ha svolgimento regolare: Gytkjaer è in gioco. Corrette, nel prosieguo, le ammonizioni a Ciurria e Caldirola (che forse l’avrebbe meritata prima su McKennie) e consona la dilatazione del recupero che finisce per registrare 5’+2’+1’”.

ROMA-ATALANTA

La moviola del Corriere dello Sport giudica addirittura “terrificante” la direzione arbitrale di Chiffi in Roma-Atalanta. Sono tre, in particolare, gli episodi incriminati: “Demiral trattiene per la maglia Zaniolo, è un metro dentro l’area quando la lascia, rischia tantissimo. Zaniolo però non cade, si rialza, poi perde il tempo: vantaggio sfumato? O volontà di continuare a giocare?”. E ancora: “Trattenute reciproche Okoli-Zaniolo (ma il primo ributta in campo un pallone dal fallo laterale, uno dei tanti gialli non fatti), i due cadono in area, ok non fare nulla, ma chi ci ha capito qualcosa?”. E infine, di nuovo “Okoli e Zaniolo, trattenute, quella del primo è molto più vistosa, ma Zaniolo dopo che viene lasciato fa due passi, punta i piedi e si lascia cadere”. Manca inoltre un doppio giallo (al 18′ e al 20′) a De Roon, autore di due interventi da sanzione su Pellegrini e Zaniolo in ripartenza.

MILAN-NAPOLI

La Gazzetta dello Sport analizza gli episodi da moviola di Milan-Napoli concentrandosi sul rigore concesso agli azzurri dopo il contatto fra Dest e Kvaratskhelia. L’arbitro – non ben posizionato – era convinto che il difensore milanista avesse preso il pallone. Invece è oggettivo il contatto piede destro-piede destro in area rossonera, così a Mariani tocca valutare l’intensità dell’intervento: e l’intensità non è travolgente e quindi assomiglia ben più a un “rigorino”.

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