Il Genoa fu fondato il 7 settembre 1893.
Partecipò al primo campionato italiano, durato un solo giorno, l’8 maggio 1898, che vinse.
L’anno successivo partecipò nuovamente, ottenendo un nuovo successo, e così l’anno seguente.
Fu proprio in quell’anno che il Genoa adottò i colori rossoblù.
Non riuscì però a vincere il campionato seguente, venendo sconfitto in finale dal Milan.
Nei tre anni successivi, il Genoa fu nuovamente campione d’Italia.
Per il settimo Scudetto dovette aspettare il primo dopoguerra, quando gli venne assegnato il campionato del 1915, interrotto a causa dell’intervento italiano nella prima guerra mondiale con il Genoa in prima posizione del girone finale della Lega Nord.
Al ritorno in campo, il Genoa si qualificò secondo nel campionato 1919-1920. 3 anni dopo vinse nuovamente il campionato e l’annata seguente vinse il suo nono e ultimo scudetto contro il Savoia di Torre Annunziata.
Al primo campionato di Serie A il Genoa sfiorò lo scudetto, classificandosi al secondo posto.
Nella stagione 1933-1934 il Genoa retrocedette in Serie B per la prima volta, ma ritornò in A l’anno dopo.
Due stagioni dopo vinse la prima Coppa Italia della sua storia.
Dopo l’interruzione dei campionati per via della seconda guerra mondiale, il Genoa tornò a giocare in A, ma senza lo smalto di un tempo: passarono circa 20 anni raggiungendo sempre posti bassi della classifica in A.
Nella stagione 1962-1963 il Genoa vinse la Coppa dell’Amicizia e raggiunse il quindicesimo posto in Serie A.
Nel campionato seguente si piazzò all’ottavo posto e vinse la Coppa delle Alpi.
Meno fortunata fu l’annata seguente, conclusasi con la retrocessione in Serie B.
Dopo quattro anni in cadetteria, il Genoa retrocesse addirittura in Serie C.
Tornò immediatamente in cadetteria e, due anni dopo, in massima serie.
Passò poi alcuni anni scendendo e risalendo di categoria.
Nella stagione 1981-1982 il Genoa, grazie al pareggio con il Napoli per 2-2 all’ultima giornata, si salvò dalla retrocessione ai danni del Milan.
Questo episodio sancì il gemellaggio con i partenopei, anche se un’amicizia era già nata quando il Genoa giocò un’amichevole con la squadra napoletana durante una epidemia di colera che colpì Napoli.
Dopo una retrocessione in seconda serie nel 1984, il Genoa passò i cinque anni seguenti in cadetteria, risalendo in prima serie nel 1989.
Due anni dopo, nella stagione 1990-1991, il Genoa raggiunse un ottimo quarto posto poté così partecipare l’anno seguente alla Coppa UEFA, da cui però fu eliminata dall’Ajax in semifinale.
Questo fu l’inizio di una fase calante, culminata nel 1995 con l’ennesima retrocessione in Serie B.
Se si esclude la vittoria del Torneo Anglo-Italiano, i dieci anni seguenti furono terribili per i rossoblù, con alcune retrocessioni sventate, una su tutte quella del 2003, anno in cui il Genoa fu ripescato per un illecito sportivo del Catania.
Nella stagione 2004-2005 il Genoa raggiunse il primo posto della Serie B, ma la promozione in massima serie fu annullata a causa di un tentativo di corruzione ai danni del Venezia e i liguri furono così retrocessi in terza serie.
L’anno dopo, comunque, i rossoblù tornarono in B classificandosi secondi alle spalle dello Spezia e nel campionato seguente, reso particolare per la presenza della Juventus retrocessa per via di Calciopoli, tornò in A assieme a essa e al Napoli.
Nella stagione 2008-2009 i rossoblù si classificarono con 68 punti al quinto posto, che garantiva l’accesso all’Europa League, tornando nelle competizioni continentali dopo diciotto anni.
La stagione seguente il Genoa non superò la fase a gironi della seconda competizione europea ma, per la prima volta nella storia, la formazione “Primavera” del Grifone vinse il Campionato Primavera.
Nella stagione 2011-2012, grazie alla vittoria per 2-1 sulla Roma del 26 ottobre 2011, il Genoa superò quota 1.000 punti nelle partite casalinghe di Serie A con la formula del girone unico.
Nella stagione 2013-2014, grazie alla vittoria 2-0 sul Sassuolo del 6 gennaio 2014, il Genoa raggiunse le 500 vittorie nella Serie A con la formula del girone unico.
Nella stagione 2014-2015 il Genoa ottenne il sesto posto con 59 punti in classifica, posizione che le avrebbe consentito l’accesso all’Europa League della stagione successiva, che però non ottenne a causa della mancata acquisizione della licenza UEFA.
Nella stagione 2015-2016, sempre con Gian Piero Gasperini in panchina, la squadra si piazzò all’undicesimo posto in classifica, raggiungendo il proprio record di permanenza in Serie A.
Le annate seguenti non furono esaltanti; gli unici alti vi furono con Davide Ballardini, che prese la guida dei rossoblù per due volte nel corso dei campionati 2017-2018 e 2020-2021.
Il 23 settembre 2021, dopo una gestione lunga diciotto anni, Enrico Preziosi cede la proprietà della squadra alla società statunitense 777 Partners.
La stagione 2021-2022 si rivela travagliata e culmina con la retrocessione in Serie B dopo 15 anni dall’ultimo campionato cadetto disputato.
Numeri di maglia ritirati
6 Italia Gianluca Signorini
7 Italia Marco Rossi
12 in omaggio ai tifosi, considerati “dodicesimo uomo” in campo.
Hall of Fame
In occasione dei 120° della società sono stati scelti dai tifosi gli 11 giocatori più rappresentativi della storia del Genoa dopo una votazione con 20 000 preferenze.
Gli 11 Hall of Famers 2013 sono stati presentati sul prato del Ferraris e premiati con le opere del pittore colombiano Federico Romero Bayter a loro dedicate il 29 settembre 2013.
I giocatori scelti sono stati:
Italia Giovanni De Prà (1921-33)
Italia Gianluca Signorini (1988-95)
Italia Vincenzo Torrente (1985-2000)
Italia Ottavio Barbieri (1919-32)
Brasile Branco (1990-93)
Italia Gennaro Ruotolo (1988-2002)
Italia Mario Bortolazzi (1990-98)
Argentina Juan Carlos Verdeal (1946-50)
Uruguay Carlos Alberto Aguilera (1989-92)
Italia Roberto Pruzzo (1973-78)
Rep. Ceca Tomáš Skuhravý (1990-96).
Campioni del mondo
Italia Mario Genta (Francia 1938)
Italia Mario Perazzolo (Francia 1938)
«Al Genoa avrei scritto una canzone d’amore ma non lo faccio perché per fare canzoni bisogna conservare un certo distacco verso quello che scrivi, invece il Genoa mi coinvolge troppo.»
(Fabrizio De André)
Nella stagione 2019-2020 la tifoseria genoana contò una presenza media al Luigi Ferraris di 22359 spettatori, dato che pose il Genoa all’ottavo posto come media di spettatori allo stadio.
La parte più calda della tifoseria ha sede presso la Gradinata Nord, nella quale vi sono i principali gruppi ultras: “Via Armenia 5r” (ex “Ottavio Barbieri”),”I Caruggi”, “Levante Rossoblu”, “Nucleo 1893”, “Up the Scarves”.
Vi sono presenti anche altri gruppi in Gradinata Nord, tra i quali “GAV 2003” (Gruppo Andrea Verrina), “Gruppo Meroni”, “SetteSettembre”, “Collettivo Rossoblu” e da inizio campionato 2017 anche “Figgi dö Zena”.
A partire dal 2006, nel settore 5 della Tribuna dello stadio Luigi Ferraris è stato creato il “Genoa Club For Children”, associazione nata con lo scopo di educare bambini e ragazzi tra i 7 e i 16 anni a un tifo equilibrato.
Il club ottiene per questo riconoscimenti come l'”European Football Supporters Award” e l’Oscar del calcio AIC come miglior tifoso dell’anno 2007.
A partire dal 2015, a seguito degli obblighi istituiti dalla FIGC per le squadre partecipanti alla Serie A e alla Serie B maschili, il Genoa ha avviato la propria sezione di calcio femminile.
Fino al 2019 era attivo soltanto il settore giovanile, ma dalla stagione 2019-2020 il Genoa ha costituito una prima squadra femminile che ha iniziato il proprio percorso dal campionato di Eccellenza.
Dopo aver disputato la Serie C dalla stagione 2020-2021, nell’estate 2022 ha acquisito il titolo sportivo dal Cortefranca e con esso il diritto di iscrizione al campionato di Serie B 2022-2023.
