Stagione 2011-2012.
Verrà ricordata come la stagione del primo scudetto della Juventus dopo Calciopoli
Eh si, perchè la Juve ritornata in Serie A già da qualche ci ha messo qualche anno prima di tornare a vincere. Dopo alterne fortune con gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina bianconera, la dirigenza, nella persona di Beppe Marotta, sceglie Antonio Conte.
Antonio Conte è bianconero nel midollo, ma di esperienza in A ne ha poca. Ha una squalifica da scontare per storie di scommesse sulla quale però si sente innocente, ma questo in casa bianconera non è un problema, anzi, tanto dopo calciopoli i rapporti con la Lega e la Federazione sono ancora freddi e ancora si discute sul numero degli scudetti ,27 per la federazione, 29 per la Juve, che quei due per calciopoli proprio non se li vuole vedere tolti.
La Fiorentina è una squadruccia. Il periodo di Prandelli si è improvvisamente interrotto un paio di anni prima dopo anni di grandi successi. Qualficazioni in Champions, semifinali di Europa League, grande spettacolo, bel calcio e un quarto di finale di Champions perso contro il Bayern poi finalista contro l’Inter nel 2010 che grida ancora vendetta.
Prandelli è andato ad allenare la nazionale dopo essere stato anche un ipotesi proprio per la Juventus (da li nacquero i dissapori con DellaValle)
Ora la Fiorentina non riesce a riprendersi. L’anno prima la squadra fu rifondata su Jovetic, il suo miglior giocatore in assoluto. Potenziale campione in ascesa. Mihajlovic però non lo ebbe mai a disposizione per un crociato che saltò via in precampionato. Stagione interlocutoria. Si spera che la seconda vada meglio, ma non è cosi.
Nonostante Jovetic sia rientrato e a fine campionato risulti il miglior marcatore viola con 14 reti, la Fiorentina stenta e Sinisa viene esonerato e sostituito da Delio Rossi. La situazione se possibile peggiora. La partita con la Juve ne è la dimostrazione.
Al Franchi in quella sera di marzo, la Juve arriva con la solita cattiveria di Conte. Vuole vincere. Punto. La Juve sa di non essere la più forte in assoluto. Sa di non essere più forte del Milan, a cui contende il vertice della classifica, se prendiamo i giocatori uno contro uno.
Conte sa che Firenze è una partita difficilissima per la Juventus, sempre! Ma sa cosa significa in termini di morale e statistici vincerla.
La Juve ha il fuoco dentro nei primi minuti. La Fiorentina non sa neanche da che parte è girata. Spenta come gli occhi del suo allenatore che sembra ormai a fine carriera.
E così in 27 minuti è 0-2.
L’entusiasmo che i fiorentini mettono sempre durante il loro derby è sopito. Sotterrato. Ci vorrebbe un episodio per riaccenderlo. Ma invece arriva la chiusura definitiva.
Cerci ha un contrasto a centrocampo con DeCeglie. Il primo si rialza, lo guarda e gli dà un calcio nel sedere. La classica pedata che si dà alle medie per dispetto o per ripicca. Un gesto di una stupidità tale che è perfino imbarazzante spiegarla . L’arbitro viene avvisato dal guardalinee che ha visto tutto. Rosso. Fiorentina in 10
Cerci verrà bollato a vita dal pubblico viola. Lui si risentirà molto in futuro di questa cosa, abbandonerà Firenze. Crediamo che la sua carriera da calciatore poteva essere meglio di quella che è stata se fosse stata accompagnata da un briciolo di raziocinio in più nei momenti topici. E invece rimarrà quello del calcio nel sedere, del “vado nel Calcio che conta” per poi tornare a livelli sempre più bassi per doverli abbassare poi sempre di più. Peccato.
La Juventus è cinica e senza pietà. Finisce 0-5 ed è un passo importante verso il ritorno allo Scudetto che aprirà la diatriba della terza stella (sono 30 o 28??)
La Fiorentina è convinta di aver toccato il punto più basso della stagione. Ne siamo convinti tutti, ma non sarà così. A poche giornate dalla fine del campionato Rossi sostituirà nel primo tempo un impalpabile Ljajic che non la prenderà bene e insulterà l’allenatore sedendosi in panchina. Rossi iniziò a prenderlo a pugni davanti a tutti, creando uno stato di shock generalizzato all’interno di tutto il mondo del calcio. Esonero immediato e Fiorentina salva per una manciata di punti
Lo 0-5 con la Juve non era il punto più basso della stagione.
Era il 17marzo del 2012. Emma ha appena vinto il 52esimo Festival di Sanremo, Vladimir Putin è stato rieletto Presidente della Russia. Al Governo c’è Mario Monti che ha il difficile compito di risanare i conti di un paese in piena crisi economica. Scoppia lo scandalo Lega-Tangenti che rivoluzionerà i vertici dell’ormai Ex Partito degli Onesti.
La storia di Fiorentina e Juventus va avanti. Ma se per i bianconeri dopo lo scudetto del 2012 nulla cambia, e arriva quello del 2013, per la Viola invece la musica cambia eccome.
Mezza squadra è stata modificata subito dopo la terrificante stagione. Aria nuova anche nella dirigenza. Arriva Pradè da Roma e come allenatore sceglie un giovane promettente che aveva visto crescere nelle giovanili giallorosse. Vincenzo Montella.
L’ex areoplanino incanta col suo tiki-taka fitto e propositivo e la Fiorentina rinasce. Grazie anche alla dirigenza e alla società che ha deciso di fare acquisti, oculati, ma programmati e condivisi col tecnico. I risultati sono ottimi. La Fiorentina si riconosce quando va in campo e piace
La Juve arriva a Firenze dopo una partenza lenta. O quantomeno diciamo non sprint come quelle degli anni precedenti. La Fiorentina gioca un bel calcio e i bianconeri sanno che non sarà facile
La partita è brutta. La Fiorentina tiene palla ma trova pochi sbocchi , la Juve è attenta a non scoprirsi sperando che il colpo prima o poi arrivi. E in effetti arriva, anzi ne arrivano due.
Dopo 37 minuti l’arbitro assegna un rigore alla Juve per fallo di Rodriguez su Tevez che poi trasforma.
Passano pochi minuti e un rimpallo poco chiaro su Cuadrado mette Pogba in condizione di segnare il 2 a 0.
Si va negli spogliatoi al termine di una partita che era uno 0 a 0 scritto e che invece sembra chiusa. La Juve è avanti e non sa neanche come.
Nella ripresa la partita inizia in un altro modo. La Viola sembra accusare il colpo e Neto sfodera le sue migliori qualità per evitare lo 0-3 in almeno 3 casi. Conte è sereno, la squadra è in pieno controllo. E ora merita. Ok, ha trovato il doppio vantaggio un po’ per caso, ma si sta guadagnando tutto nella ripresa.
E poi?
E poi succede che il Dio del calcio ogni tanto ci vuole far ricordare che quella roba per cui gioiamo e ci incazziamo è lo sport più bello e imprevedibile del mondo.
Mati Fernandez, subentrato da poco slalomeggia e cade in area. Rigore. Va Rossi a batterlo. 1-2 ! partita riaperta Siamo al 66 esimo. Si può recuperarla.
Passano dieci minuti. Ne mancano 15 alla fine. Rossi prende palla a centrocampo e tira. Buffon sembra avere tutto il tempo di buttarsi e prenderla, ma la palla ha un rimbalzo strano, lui ci arriva lentamente e gli passa sopra le mani. 2-2
Il Franchi è in delirio. Conte inviperito e cambia la squadra che però è in bambola. Il Franchi sta ancora gridando per il 2-2 quando la Fiorentina recupera palla a centrocampo. Qualche passaggio orizzontale per provare a cercare l’uomo smarcato. Poi Borja Valero (che giocatore!) lo trova. E’ Joaquin, sulla destra. Borja ha assorbito l’attenzione di tutta la retroguardia bianconera che ha lasciato lo spagnolo largo al limite dell’area da solo. Borja gli passa la palla. Buffon grida qualcosa e si lancia in uscita perchè ha visto che la difesa è messa male. Joaquin stoppa, guarda e d è 3-2 col suo primo gol italiano.
Il Franchi raggiunge toni di decibel mai visti da anni. La gente si accalca una sull’altra per festeggiare. I giocatori fanno lo stesso a bordo campo e con loro i raccattapalle. Montella cerca di dare un po’ di calma e riordinare la situazione, ma è come svuotare il mare col cucchiaino.
Bisogna tenere ancora 12 minuti . Non sarà facile. Invece è facilissimo.
Saranno passati 30 secondi da quando si è ripreso a giocare, sul pubblico i tifosi cercano ancora gli oggetti persi nell’esultanza, quando la Juve in avanti perde palla. Scatta come un missile Cuadrado (allora Viola) palla al piede. Vede Rossi in mezzo. Lo serve. Bonucci non riesce ad intercettare ed è 4-2
E’ la partita storica delle nuove generazioni di tifosi Viola. 4 gol in 14 minuti alla Juve. Vale una stagione. Vale una vita. Vale una stagione anche per la Juve. Conte divenne una furia. Da lì in poi la Juve non sbagliò nulla e rivinse lo scudetto.
Segnatevela sul calendario
E’ il 19 ottobre del 2013. I tifosi viola volano, e “L’anima vola” di Elisa è in testa alle classifiche. Il violino che suonò sul Titanic è stato venduto all’asta per 900mila sterline. Il Pallone con cui Rossi ha trafitto 3 volte la Juve a Firenze varrebbe molto di più
Per la prima parte: https://momentidicalcio.com/2022/09/03/la-storia-di-fiorentina-juventus-1a-parte-lo-scudetto-e-la-sciarpa/
per la seconda parte https://momentidicalcio.com/2022/09/03/fiorentina-juventus-story-2a-parte-il-ricordo-di-fortunato-e-la-chitarra-di-batigol/
chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche
