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Monza, dal primo campo di allenamento fino ad arrivare allo Stadio Brianteo

Il primo campo di gioco dove l’F.B.C. Monza iniziò l’attività di allenamento, disputando i primi incontri, fu quello dei Boschetti Reali.

Nel campo di allenamento c’erano presenti altre società calcistiche (il Convitto Fumagalli e il Veloce Club Monzese).

Per gentile concessione della Pro Victoria gioca sul terreno a Triante, dove ora sorge la Parrocchia del Sacro Cuore e il suo oratorio.

Lì disputò il campionato di Terza Categoria 1913-1914, ma quando la Pro Victoria lo abbandona rinunciando a rinnovare l’affitto annuale,il Monza dovette chiedere il subentro precisando di essere intenzionata a cintarlo con una palizzata in legno.

Il campo di Triante apparteneva al Comune e fu già difficile ottenere la concessione della recintatura, che avrebbe permesso di far pagare il biglietto d’ingresso e poter iscriversi al campionato di Promozione.

Il campo era scomodo e troppo lontano dal centro: la tranvia più vicina passava da via Borgazzi e lo si raggiungeva a piedi oppure ci si arrivava pagando una carrozza, cosa improponibile per lo sparuto pubblico dell’epoca.

È per questo motivo che i dirigenti si danno da fare e dopo il benestare da parte della Curia, ottengono il campo situato dietro il Santuario delle Grazie Vecchie.

Raccolte 3 000 lire con una pubblica sottoscrizione per la costruzione della tribunetta lo inaugurano il 13 maggio 1915 ospitando Milan, Chiasso e Juventus Italia.

L’evento suscitò l’interesse da parte anche dei giornali dell’epoca che dedicarono ampio spazio all’evento.


La società cresceva e le esigenze per affrontare l’attività sportiva richiedevano strutture adeguate.

Il vecchio terreno delle Grazie Vecchie iniziava a risultare troppo stretto, così che si progettò la realizzazione di un nuovo terreno di gioco, questa volta di propria proprietà.

Costituirono la “Società Cooperativa Campo Sportivo” per raccogliere i fondi con azioni da 100 lire.

Il 23 febbraio 1923, con l’amichevole contro il C.S. Gloria di Fiume venne inaugurato il campo di Via Ghilini, dotato di una tribuna in legno in grado di accogliere circa 1 000 spettatori seduti.


Il Monza giocò in via Ghilini fino al 1945 disputando anche il “Torneo Misto Serie C-Prima Divisione 1943-1944” organizzato dal Direttorio II Zona (Lombardia).

Il 5 marzo, dopo la trasferta di Lecco, trova la sgradita sorpresa di trovare completamente smontata la propria tribuna ed asportate tutte le travi di legno per poterle bruciare.

Dopo la liberazione, il club rispolvera un vecchio progetto pubblicato prima dell’inizio della guerra.

La Società chiede di poter ottenere lo spazio libero dietro alla stazione di Monza essendo abbandonato.

Il piazzale prima fu utilizzato come camposanto e poi dal 1930 per le adunate fasciste.

Il piazzale era tra la chiesa di San Gregorio e della vecchia Casa del Balilla (G.I.L.).


Il campo nuovo che venne inaugurato il 21 ottobre 1945.


Per i primi 3 campionati in Serie C gli spettatori si accalcavano lungo la rete di recinzione ed una collinetta con un piccolo tubolare e legno fungeva da tribuna.

Per il Monza arrivò la promozione in Serie B e il San Gregorio, come era stato battezzato il campo, aveva bisogno di una tribuna nuova e capiente.

I soci del Monza, cedendo al Comune il vecchio campo di Via Ghilini, ottennero in cambio la costruzione di una tribuna costruita col cemento armato.

Lo stadio conservò il nome di San Gregorio fino alla fine della stagione sportiva 1952-1953.

Dalla stagione successiva fino alla fine del 1964-1965 fu chiamato “Stadio Città di Monza” sebbene la cappelletta di San Gregorio fosse ancora lì.

Lo stadio fu poi definitivamente intitolato il 3 dicembre 1965 allo scomparso Gino Alfonso Sada, presidente onorario.

A metà degli anni settanta la struttura diventò insufficiente per quella che era ormai diventata una delle più popolose città della Lombardia.

Nelle stagione 1979-1980 contro il Bari, venne disputata allo stadio di San Siro per permettere al anche ai numerosi pugliesi presenti in Lombardia di assistere al match.

Nel 1979 viene progettato il nuovo impianto sportivo monzese.

Il 13 novembre 1982 venne depositata, ai bordi del viale delle Industrie, la prima pietra del futuro stadio della cittadina brianzola.

I lavori subiranno dei ritardi negli anni con il progetto rivisto in corso d’opera e ridimensionato, portando la capienza agli effettivi 18 568 posti.

Lo stadio Brianteo venne inaugurato il 28 agosto 1988 con la partita di Coppa Italia Monza-Roma terminata con il punteggio di 2-1 in favore dei brianzoli con reti di Casiraghi, Giannini e Mancuso.

L’impianto si dimostrò presto sovradimensionato per la realtà monzese, non più in grado di attirare un pubblico numeroso.

Numerose sono state le proposte di riqualificazione dell’area, finalizzate alla creazione della “cittadella dello sport” monzese, ma a causa della mancanza di fondi il progetto non è mai partito.

Nel 2022, con la promozione del Monza in Serie A, sono stati riaperti i distinti, adesso chiamata tribuna est, portando la capienza totale a 15 039 posti.

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