
Si sono svolti a Istanbul i sorteggi per i gironi di Champions League.
Grande tensione mista a curiosità fra tutti i dirigenti delle squadre presenti al sorteggio con
Per le italiane il Milan era in prima fascia, Juventus in seconda, mentre Inter e Napoli rischiavano più grosso essendo in terza fascia
Ecco i gruppi delle italiane
GRUPPO A: AJAX – LIVERPOOL – NAPOLI – RANGERS
GRUPPO C: BAYERN MONACO – BARCELLONA – INTER – VIKTORIA PLZEN
GRUPPO E: MILAN – CHELSEA – SALISBURGO – DINAMO ZAGABRIA
GRUPPO H: PSG – JUVENTUS – BENFICA – MACCABI HAIFA
Questi invece gli altri gruppi
GRUPPO B: PORTO – ATLETICO MADRID – BAYERN LEVERKUSEN – CLUB BRUGGE
GRUPPO D: FRANCOFORTE – TOTTENHAM – SPORTING LISBONA – MARSIGLIA
GRUPPO F: REAL MADRID – LIPSIA – SHAKHTAR -CELTIC
GRUPPO G: MANCHESTER CITY – SIVIGLIA – DORTMUND – COPENAGHEN
Sorteggio quindi abbastanza benevolo per il Milan, che pur pescando una big, il Chelsea, ha una squadra di terza fascia abbastanza gestibile (il Salisburgo) e la Dinamo Zagabria
Anche il Napoli considerata la terza fascia di partenza, avendo pescato l’Ajax fra le teste di serie può dirsi fortunata. Tolto il Liverpool che sembra di un altro pianeta con gli olandesi e il Rangers, parte più o meno alla pari
Peggio invece per la Juventus che incrocia il PSG dell’ex Di Maria e il Benfica che è sempre una squadra antipatica. A completare il gruppo il Maccabi Haifa
Inter sfortunatissima che incrocia il Bayern Monaco e il Barcellona che sebbene non sia la squadra invincibile di qualche anno fa è sicuramente uno degli avversari più ostici che si possano affrontare. Speriamo che al momento dell’incrocio la fasi di assestamento dei blaugrana non siano ancora terminate. Il viktoria Plzen, nel gruppo C sembra l’anello sacrificale
A margine della manifestazione è stato assegnato il Premio Speciale del Presidente dell’Uefa ad Arrigo Sacchi per aver contribuito a rivoluzionare il calcio e a migliorarlo durante i suoi grandi anni al Milan. Visibilmente emozionato Arrigo ha ricordato l’importanza di evolversi nel calcio e di dare emozioni. Senza emozioni il calcio perderà appeal, dice Arrigo, che poi ha ammesso come solo negli ultimi anni in Italia qualche squadra inizia a giocare con quelle che erano i principi del suo gioco, mentre all’estero è un po’ più frequente. Sorrisi nostalgici fra il pubblico di Massaro e Baresi che quegli anni li hanno vissuti da protagonisti
chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche
