Il fantasista argentino Paulo Dybala è pronto a diventare un giocatore della Roma. Il classe ‘93 alla corte di Mourinho. La Joya non prenderà la maglia numero 10 di Francesco Totti, ma ha scelto il numero 21, il numero che indossa nelle partite con l’Albiceleste e che manterrà anche per motivi commerciali legati alla sua immagine
La dirigenza giallorossa, con un blitz nella scorsa notte, ha definito la trattativa per portare nella Capitale il 28enne Paulo Dybala, svincolatosi dopo 7 anni alla Juventus.
Il contratto, l’ingaggio e la clausola – Per l’argentino è pronto un contratto di tre anni, con opzione per il quarto, a 4,5 milioni netti l’anno + bonus. Nel contratto è presenta anche una clausola rescissoria di 20 milioni, che può rappresentare un’arma a doppio taglio: mettere il prezzo (relativamente basso se si considera il valore del calciatore) su un cartellino così importante può portare il giocatore ad andare via in caso di stagione esaltante.
E qui il primo dubbio: come mai inserire una clausola così bassa? L’ha voluta Dybala per avere maggiori offerte nei prossimi anni? L’ha voluta la Roma per cautelarsi e riprendersi l’investimento di un ingaggio così pesante?
Il mancato rinnovo con la Juve – Dybala e il suo agente hanno a lungo cercato un accordo con la Juventus, ma la quadra non è mai stata trovata, con l’argentino che chiedeva cifre da vero top player, e la dirigenza bianconera che invece non era convinta dalla forma fisica della Joya (negli ultimi tre anni l’argentino è stato spesso fermo ai box per infortunio e le sue prestazioni non erano state così esaltanti come nei primi quattro anni).
A quanto risulta dalle nostre fonti, il calciatore avrebbe rifiutato 6,5 milioni per tre anni. Da quel rifiuto, la Juventus lo ha definitivamente lasciato andare.
Le altre offerte – E’ evidente come Dybala, dopo una corte più o meno serrata dell’Inter, di cui non si conoscono offerte ufficiali dell’a.d. Giuseppe Marotta, suo grande estimatore, abbia dovuto abbassare le sue pretese, accettando un’offerta inferiore da parte dei giallorossi (come detto, 6 milioni + bonus) ed un progetto tecnico diverso; infatti a Roma Dybala giocherà per la prima volta l’Europa League, che è certamente una Coppa Europea importante, ma che non ha il fascino della Champions.
Ci ha provato anche il Napoli, che a differenza dei giallorossi giocherà in Champions, offrendo le stesse cifre dei giallorossi, ma riservandosi il 100% dei diritti di immagine, come da politica societaria di De Laurentiis.
A parità di offerte, dunque, Dybala ha deciso di andare a Roma, convinto da Josè Mourinho e da Tiago Pinto (che ai tempi del Benfica aveva affermato che l’argentino era il calciatore più forte della Serie A e che avrebbe tanto voluto ingaggiare), realizzando il sogno del Presidente Dan Friedkin.
Con riferimenti alle tempistiche (la firma con la Roma è arrivata a metà luglio, con le squadre già in ritiro e a meno da un mese dall’inizio del campionato, con le squadre quasi al completo) e alle condizioni contrattuali (inferiori all’ultima offerta dei bianconeri) ci sarebbe da supporre che Dybala abbia scelto quella che è risultata, in questo momento, l’offerta migliore possibile da accettare, perché il mercato dei grandi club europei che giocheranno la Champions lo ha totalmente escluso: non si registrano infatti interessamenti di nessun club, se si esclude qualche minima richiesta di informazioni da parte del Tottenham di Antonio Conte e del Manchester United (che giocherà comunque l’Europa League).
Troppi i dubbi legati alle condizioni fisiche del calciatore, considerato fragile e che non ha mai concluso una stagione senza qualche fastidio muscolare. I grandi club hanno quindi deciso di investire su giocatori più “sicuri”, anche spendendo cifre più alte.
E’ evidente come le richieste di Dybala e del suo entourage, che nel periodo post pandemia avevano chiesto cifre vicine ai 10 milioni alla Juventus per il rinnovo, siano state del tutto ridimensionate, al punto che l’argentino non riusciva a trovare nessun club che gli offrisse quantomeno la metà.
Infine, la quadra è stata trovata e il cerchio si è chiuso, con la proprietà americana della Roma che ha deciso di fare un grande investimento.
Dybala e Zaniolo, strade inverse? – Ci sarà tempo per capire come l’argentino cambierà la squadra di Mourinho, e ci sarà tempo anche per capire quale sarà il futuro di Zaniolo, se a Roma o altrove. E’ chiaro che se la dirigenza riuscisse a trattenere il gioiello italiano avrebbe un tasso tecnico elevatissimo in campo, con la presenza contemporanea di altri grandi giocatori come Pellegrini e Abraham. In questo caso spetterebbe allo Special One trovare la forma per far coesistere questi talenti in campo.
Nel caso contrario invece, quella di una cessione di Zaniolo alla Juventus per circa 50 milioni tra prestiti e riscatti vari, la Roma perderebbe un calciatore ben 6 anni più giovane di Dybala, con un futuro in ascesa e una forma fisica anch’essa da valutare.
In quest’ultimo caso, la scelta di prendere Dybala e perdere Zaniolo risulterebbe difficile da comprendere.
Tifosi in fermento. Il mercato ora è chiuso? – Intanto i tifosi della Roma sono in fermento. Hanno assaltato i botteghini per fare l’abbonamento e l’entusiasmo è alle stelle. È chiaro che dal punto di vista del marketing e dell’engagement, la dirigenza della Roma ha fatto centro.
La speranza dei tifosi è certamente quella che la squadra resti intatta così come è fino alla fine del mercato, magari con un altro acquisto (Belotti?) senza cedere nessun perno dell’11 iniziale, che, a meno di un mese dall’inizio del campionato, promette benissimo.
Raffaele La Russa

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre
