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Napoli, Palmieri, Liguori e Manzi valutati 15 milioni di euro ora possono far riaprire il processo sportivo?

Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati del Presidente De Laurentiis in casa a Napoli ci si pone il problema se il caso Osimhen può far riaprire il processo sportivo nel quale il club è stato già assolto

Secondo quanto scrive Gazzetta.it si tratta di vedere se il materiale investigativo raccolto dalla procura di Napoli potrà portare a una riapertura del caso anche in sede sportiva. Nell’ambito del codice di giustizia della Figc gli articoli di riferimento potrebbero essere il 4, la “mancata lealtà”, e il 31, sulle “violazioni gestionali”. Che ha però una gravità differente a seconda del comma 1 o del comma 2 (quello in cui le violazioni avrebbero permesso l’iscrizione ai campionati che altrimenti non sarebbe stata possibile). Cosa rischierebbe? Nel caso della mancata lealtà si parlerebbe di un’inibizione significativa, invece per le violazioni gestionali dipende dal comma: un mese di inibizione se è quello che non avrebbe influito sull’iscrizione, altrimenti una pena più significativa.

In particolare, nell’acquisto di Osimhen, questa è l’accusa, smontata in sede sportiva ma reputata credibile evidentemente dai pm, sarebbero stati ipervalutati dei calciatori ceduti a Lilla ma mai arrivati in Francia a giocare a eccezione del portiere Karnezis (senza essere però utilizzato anche per la presenza davanti del futuro milanista Maignan). Secondo la procura sportiva Karnezis è stato iscritto a bilancio per un valore cinque volte superiore a quello reale (5.130.000 contro 500mila). Stesso discorso per i primavera Ciro Palmieri (7 milioni contro 100mila), Luigi Liguori e Claudio Manzi (4 milioni rispetto a 100mila in entrambi i casi). Cifre che però per i giudici sportivi non erano state ritenute credibili per arrivare a una condanna.

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