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Serie C, stasera conosceremo le finaliste dei playoff: ecco le parole dei quattro allenatori

Vincenzo Vivarini, allenatore del Catanzaro, alla vigilia del match contro il Padova, come riportato da catanzaroinforma.it, ha dichiarato: “Stiamo bene. Quella di domani sarà una partita aperta, dura da giocare ma da vincere. All’andata siamo riusciti a limitare l’avversario sfiorando il gol in più di un’occasione: lo stesso dovremo cercare di fare domani riportando in campo ciò che abbiamo preparato. Non giocheremo fuori casa e questo è il bello. Sono certo che chi ci sarà si farà sentire e per noi rappresenterà uno stimolo ulteriore. Ho avuto dimostrazioni incredibili d’affetto da parte della città e c’è voglia di ripagare con qualcosa di importante”. 

Missione quasi impossibile per la Feralpisalò, obbligata a vincere con quattro reti di scarto a Palermo per accedere alla finale dei playoff. Il tecnico della formazione gardesana Stefano Vecchi ha presentato così la sfida di stasera in conferenza stampa: La qualificazione è in mano al Palermo. Vediamo se saremo bravi a regalarci una piccola chance. Mercoledì abbiamo commesso molti errori, pur senza giocare male, e col 60-65% di possesso palla. Assurdo aver perso 0-3. Loro hanno capitalizzato sfruttando la qualità delle punte. Non saremo arrembanti, se ci scopriamo troppo rischiamo di lasciare
spazio ai loro contropiede. Dovremo essere equilibrati e fare male quando possibile. Ci siamo meritati di essere qui, mentre tante altre squadre sono in vacanza. A Salò abbiamo meritato la cornice di pubblico, e meriteremo i 35.000 del Barbera. Cercheremo di chiudere senza perdere: non ci sentiamo così inferiori al Palermo”.

Silvio Baldini, allenatore del Palermo, nella conferenza stampa della vigilia invita la squadra a tenere alta l’attenzione in vista del ritorno della semifinale playoff con la Feralpisalò: “Questa squadra ha capito che deve giocare per la prestazione. Dobbiamo cercare di fare le cose giuste rimanendo concentrati e lucidi e avendo delle idee. Se io ti do una mela e tu mi dai una mela abbiamo sempre una mela per uno. Se entrambi ci diamo invece un’idea diversa abbiamo due idee a testa. Quando si va in campo bisogna avere le idee per sapere come fare a risolvere determinate situazioni. Senza idee diventa difficile ottenere il massimo. Non è ancora finita, non ho mai cercato di far rilassare la squadra. Siamo a un passo dalla finale, preferisco sapere che gli avversari non hanno nulla da perdere. Dalla nostra prospettiva se siamo sempre gli stessi con la stessa fame tre gol di vantaggio sono tanti, ma siccome sappiamo che nella mente può succedere di tutto, stiamo lavorando come se avessimo perso a Salò”, riporta mediagol.it.

Il tecnico ha le idee chiare circa ciò che andrà fatto in campo: “Quello che farà la Feralpisalò non lo so, loro hanno diritto di presentarsi qua con qualunque spirito. A me interessa che noi non ci culleremo, dobbiamo mettere la faccia in campo perché ci sono 35 mila persone che vogliono vedere questo. Tramite le nostre prestazioni anche loro sentono il sogno avvicinarsi. Noi abbiamo lavorato nella maniera giusta, sarà una partita equilibrata ma noi cercheremo di sfruttare anche il fattore campo. C’è chi prima ti dava per morto, ora magari dicono che al 90% vinciamo noi”.

Massimo Oddo, allenatore del Padova, presenta il confronto di ritorno col Catanzaro valido per la semifinale playoff: “Stiamo bene e siamo carichi, sarà una partita complessa è difficile, d’altronde è una semifinale. Incontriamo un avversario forte ma non siamo da meno. Credo che sarà una partita simile a quella di andata, perché dobbiamo vincere noi ma anche il Catanzaro deve farlo. Non abbiamo preparato una partita difensiva, ma adatta a quello che richiedeva il campo. Possiamo fare anche altro e l’abbiamo dimostrato, mantenendo la solidità difensiva che ci sta contraddistinguendo. Siamo quasi al completo. Rimane fuori Busellato e per il resto abbiamo recuperato tutti. Al momento non ho ancora scelto nulla, tanti stanno bene e spero di fare le scelte giuste. Più spregiudicati rispetto a Catanzaro? È una questione di atteggiamento, vogliamo fare meglio in fase offensiva. Il pubblico? È stata aumentata la disponibilità dei tagliandi, abbiamo un ostacolo difficile da superare”.

Il tecnico analizza poi le condizioni dei singoli: “Jelenic dal primo minuto penso sia difficile, ma per una ventina di minuti penso che possa entrarci. Ronaldo quando non ne avrà più uscirà, la partita potrebbe anche durare oltre i novanta minuti e ci devono essere valutazioni di un certo tipo. La fretta non serve a nulla. Chiricò? Adesso sta bene, aveva un problema prima di Catanzaro, ho preferito non mandarlo in campo dall’inizio anche in prospettiva del ritorno. Il 3-5-1-1? Era un piano di riserva, non avevo sostituti di Chiricò sul mancino e ho preferito così. Ho un’idea in testa, ma non sono un pazzo. Mi adatto alla squadra che ho”.

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