

Il dottor Michele Spinella, funzionario della Procura, intervistato da Antenna Febea aveva parlato di un ammutinamento da parte della squadra, ai tempi della gestione Aglietti, a causa del mancato accordo sui premi partita
Queste le sue parole : “Ho chiesto a qualche calciatore, con cui ho un interlocuzione franca, cosa fosse successo nel periodo delle 10 sconfitte consecutive. È successo che i procuratori, il capitano, parlo della prima fase Alfredo Aglietti, si sono rivolti alla proprietà: ‘società, dobbiamo stabilire i premi partita‘. Risposta: ‘Non ci sono soldi‘. ‘Come non ci sono soldi?’ E la squadra si è ammutinata“.
La risposta dei giocatori amaranto non si è fatta attendere con un duro comunicato apparso sul sito del club calabrese:
“In merito ad alcune dichiarazioni rilasciate da un addetto ai lavori all’interno di una emittente radiofonica reggina, e riportate in seguito da varie testate online, i calciatori della Reggina 1914 intendono precisare quanto segue.
-Le dichiarazioni in questione, così come riportate, sono di una gravità unica e rappresentano un insopportabile insulto alla serietà ed all’integrità morale della nostra squadra, in quanto collegano il periodo di crisi di risultati, registratosi tra novembre e dicembre, ad una richiesta non accolta, inerente premi in denaro.
-Nessun calciatore della Reggina 1914, né in prima persona né tramite i propri procuratori, ha mai potuto fornire una simile notizia a chicchessia, per il semplice fatto che non ha mai avanzato una richiesta del genere alla società. Sfidiamo chiunque, in qualsiasi momento, a provare il contrario.
-Siamo stati i primi a soffrire per il suddetto periodo di crisi di risultati, collegabile solo ed esclusivamente a motivazioni calcistiche. In nome del legame con la città di Reggio Calabria e del rispetto per i colori amaranto, rispediamo al mittente, con forza ed indignazione, l’etichetta di “ammutinati” o di coloro i quali “se ne sono fregati del proprio allenatore”, e ci riserviamo fin da ora il diritto di adire le vie legali, a tutela della nostra immagine di uomini e di calciatori”.
(Fonte Tuttomercatoweb)

