

Sono passati 73 anni dalla tragedia di Superga ( 4 Maggio 1949) e il Grande Torino, quello dei Bugatti, Mazzola, Bacigalupo, Loik, Menti, Ossola sembra non morire mai.
Anche se è passato tanto tempo, i tifosi del Toro, specialmente quelli più anziani e i fedelissimi non possono dimenticare quella drammatica giornata quando l’aereo che portava a casa l’intera squadra granata, avvolto da un nebbione, si schiantò contro i muraglioni di sostegno del giardino che circondava la chiesa di Superga. Una carneficina. Non si salvò nessuno delle 31 persone che erano a bordo.
Ed oggi, come da tradizione, dopo aver ricordato sui social l’anniversario della tragedia, l’intera squadra del Torino si è recata sul colle per rendere omaggio a quella grande squadra che fu.
Moltissimi i tifosi radunati intorno alla chiesa, che hanno urlato, tifato, chiedendo qualche autografo ai loro beniamini.
Il capitano granata Andrea Belotti ha letto sulla lapide i nomi dei giocatori del Grande Torino, morti nella tragedia. Presente naturalmente, oltre l’intera squadra, tutto lo staff dirigenziale con il presidente Cairo.
“Venire qui, dove c’è la tomba dei ragazzi del Grande Torino è veramente toccante.
Sappiamo che ha fatto grandi cose. Uniche ed irripetibili- ha dichiarato il presidente Cairo, davanti ai giornalisti.
Il grande Torino è stata una squadra amata da tutti gli italiani. Il tifoso granata è molto legato e capace di mantenere le tradizioni del tifo di padre in figlio”.
Sul Torino attuale ha detto poi il presidente “Abbiamo fatto una buona stagione. Ci siamo ripreso bene, facendo belle vittorie. quest’anno ho visto un toro pimpante ed aggressivo che non avevo mai visto.
Questa è per noi l’anno della ripartenza.
Ho rivisto un toro aggressivo come non lo avevo mai visto, un Toro che difende nella propria campo avversaria.
Ora mancano tre partite. Bremer è con noi da 4 anni. E’ cresciuto tantissimo. Belotti? Spero che possa rimanere. Ha fatto con noi sette anni e 100 gol. Ci mancherebbe.”

