

La Fiorentina ha praticamente dilapidato in tre partite il piazzamento che le avrebbe garantito un posto in Europa nella prossima stagione
Più che la sconfitta preventivabile di San Siro hanno pesato i punti persi contro Salernitana e Udinese : tre gare nelle quali i viola hanno mantenuto altissimo possesso palla ma un solo gol peraltro inutile.
La squadra viola non gioca verticale ma solo orizzontale e le azioni offensive nascono solo quando gli esterni riescono ad arrivare sul fondo per poi mettere la palla a centro area.
Si vede sempre Gonzalez non cercare la profondità ma fare il passaggio indietro così come dall’altra parte fa Saponara: non parliamo di Ikonè schierato mezzala…
Il problema è che dietro gli esterni giocano Biraghi e Venuti ( non certamente due dribblomani) e che quindi la palla finisce spessissimo a Terracciano che deve rilanciare l’azione è non sempre lo fa in maniera brillante (vedi gol di Leao).
Di conseguenza il possesso palla finisce per essere sterile e il gioco d’attacco nullo: inutile quindi prendersela con Cabral o Piatek se palle a centro area non ne arrivano…
Cambiare modulo? Impossibile per il tecnico viola che pure contro la Salernitana ha giocato con la difesa a 4 e un solo attaccante.
Giocare in verticale? Impossibile perché l’azione deve ripartire da dietro.
E allora, come recuperare tre punti alle romane e tenere dietro l’Atalanta?
I tifosi viola si augurano che il mister riesca a trovare una soluzione ma l’impressione è che il grande merito di Italiano è quello di aver condotto la squadra a una stagione tranquilla ma che l’Europa resterà un sogno quest’anno.
Del resto, esaminando la rosa attuale non c’è nessuno che vanti esperienza europea perchè ì curriculum parlano chiaro.
Terracciano e Dragowski sono i portieri scambiati con l’Empoli, Venuti ha giocato a Lecce e Benevento, Biraghi al Pescara, Duncan ha girovagato tra Sassuolo, Cagliari e Samp, Maleh a Venezia, Igor alla Spal, Milenkovic solo viola, Gonzalez, Cabral, Ikonè sono al loro primo anno in viola, Amrabat viene dal Verona, Sottil esperienza a Cagliari, Saponara solo 8 partite col Milan.
Insomma, a parte Bonaventura e Piatek che hanno visto qualcosa al Milan per il resto, Italiano compreso che può vantare solo trascorso importante allo Spezia, l’esperienza europea della Fiorentina è praticamente pari a zero….

