

Da fine gennaio scorso, quando il Watford ha deciso di esonerarlo, Claudio Ranieri è senza squadra. Ma a 70 anni l’allenatore italiano non intende fermarsi, come spiega in un’intervista ad As: “Mi manca il calcio, è la mia vita. Non vedo l’ora di essere chiamato per un bel progetto, in un club ambizioso. Voglio tornare al lavoro, non ci penso a fermarmi. Mi annoia stare a casa, non essere in giro per il mondo ad allenare. Non ho mai contato le squadre che ho allenato. Anzi, a dire il vero secondo me sono poche e ho ancora molta strada da fare”.
L’inaspettato titolo con il Leicester viene considerato da tutti come il suo più grande successo, ma l’allenatore romano non dimentica un’altra impresa, tutta italiana: “Per tutti è quello il mio trionfo più importante, ma io non dimentico di aver portato anche il Cagliari dalla Serie C alla Serie A in due anni; così come non dimentico il Parma, preso a metà febbraio e salvato; o, ancora, la Sampdoria che ho prima salvato in un momento complicato e poi portata al decimo posto l’anno successivo. Diciamo che la mia carriera d’allenatore non è stata male, ne sono felice”.
Fonte: AS

Redattore, appassionato di calcio italiano ed estero… Curo e seguo con molta attenzione tutti i migliori campionati esteri.
