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Diritti tv esteri Premier League: la cifra è folle, è record

Quelli interni per il triennio 2024/2027 erano già stati ceduti per 5,1 miliardi

Nuovo record per il massimo campionato inglese.

Dopo aver venduto i diritti televisivi domestici per il triennio 2024/2027 per 5,1 miliardi di sterline, la Premier League ha ottenuto altri 5,3 miliardi per i diritti esteri (oltre 6 miliardi e 250 milioni di euro).

A riferirlo è  “The Sun” il secondo quotidiano inglese più venduto. La Premier si conferma così il torneo nazionale più apprezzato al mondo e già pianifica, con largo anticipo, sulla programmazione dei prossimi anni.

Il primo passo è l’eliminazione di ogni restrizione legata alla pandemia entro fine stagione: i club vogliono tornare alla situazione pre-Covid e poter gestire con libertà le riprese televisive degli allenamenti, le conferenze stampa pre-partita.

Ma il punto focale è, come effetivamente vengono investiti i soldi che piovono sul movimento calcistico d’oltremanica?

A dicembre il Crystal Palace ha completato il rinnovamento del suo centro sportivo dedicato alle giovanili con l’inaugurazione della nuova Academy, un progetto che ha previsto un investimento di 20 milioni di sterline e che ha trasformato gli spazi d’allenamento del club per riunire tutte le squadre dell’Academy in un solo luogo. Il complesso è stato nettamente migliorato grazie all’introduzione di funzioni a livello sia sportivo che educativo, per garantire ai ragazzi un supporto logistico fondamentale in ogni momento della loro crescita. E’ bene a questo punto sottolinearlo, ancora una volta, parliamo di giovanili e non di prima squadra.

Il confronto con i nostri settori primavera appare improponibile, non tanto in termini di qualità, ma di organizzazione e di strutture.

E con un movimento calcistico, il nostro, fermo a poco più di un miliardo di introiti derivanti dai diritti tv esteri, appare evidente come il dislivello risulterà sempre più marcato nel prossimo decennio.

Chi è appassionato di questo “sport”, (termine sempre più improprio se accostato al calcio) sa bene che al pallone spesso piace rotolare “controcorrente” come dimostra la finale di Wembley dello scorso luglio. Forse è proprio la sua imprevedibilità, nonostante i mostruosi interessi economici alle spalle, a renderlo unico.

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