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Juventus, Vlahovic a Torino per le visite mediche, ma il serbo non doveva essere in quarantena?
Iniziano ad arrivare ulteriori conferme sul fatto che Dusan Vlahovic abbia già lasciato Firenze nelle scorse ore ed abbia già passato la sua prima notte da nuovo giocatore bianconero a Torino, dove oggi andrà a sostenere le visite mediche con la Juventus. Eppure il serbo – risultato positivo al Covid-19 da un test rapido venerdì poi confermato da un tampone molecolare sabato scorso – avrebbe dovuto seguire in linea di principio un iter diverso, prima di potersi trasferire ai piedi della Mole.
Le norme del protocollo infatti parlano chiaro e spiegano che l’attaccante classe 2000, per regolamento, avrebbe dovuto svolgere un primo tampone di controllo soltanto nella giornata di domani, ovvero a 7 giorni esatti dal primo esame risultato positivo. Solo in caso di esito negativo, Vlahovic sarebbe stato autorizzato a interrompere la quarantena e a trasferirsi a Torino per svolgere le visite con la Juventus. Qualora dunque fosse dimostrato che Vlahovic ha terminato prima del tempo l’isolamento, dovrà partire d’ufficio da parte della ASL competente una denuncia alla procura della Repubblica.
Ma emergono altri dettagli sull’approdo a Torino di Dusan Vlahovic: come spiega il quotidiano sportivo Il Corriere dello Sport, il bomber serbo è arrivato ieri in tarda serata nel capoluogo piemontese con un trasferimento protetto, visto che era in attesa del tampone negativo dopo la positività riscontrata nei giorni scorsi. Dunque Vlahovic effettuerà il test e se darà il responso negativo auspicato, potrà mettere in agenda subito le visite mediche per il suo nuovo club.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Redattore, appassionato di calcio italiano ed estero… Curo e seguo con molta attenzione tutti i migliori campionati esteri.