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Calciomercato

Il pagellone del calciomercato: vince la Roma, segue il Milan ma le insufficienze sono davvero tante

Il mercato si è chiuso e per 4 mesi bisogna andare avanti con quello che c’è, giusto o sbagliato che sia

Intanto è l’ora dei bilanci e delle pagelle tra le quali brillano soprattutto due voti: Roma e Milan.

ATALANTA 6,5

Erano in tanti a volere Zapata e in tantissimi a corteggiare Gosens. Si sono dovuti arrendere tutti. Percassi ha confermato quasi tutto il gruppo, al quale ha aggiunto il portiere Musso (al posto di Gollini emigrato in Inghilterra), alcune certezze come Demiral (che ha preso il posto di Romero venduto benissimo al Tottenham) e Zappacosta, un emergente già affermato come Koopmeiners e una speranza come Lovato. La rosa sicuramente non è peggio dell’anno scorso, con il “rischio” che sia anche migliore.

BOLOGNA 5,5

Magari scopriremo che qualcuno dei nuovi arrivati è un fenomeno, per il momento limitiamoci a osservare che Mihajlovic ha il merito di aver valorizzato al meglio Tomiyasu, venduto nelle ultime ore all’Arsenal per 20 milioni più 3 di bonus. Segnali positivi tra i nuovi arrivi sono già stati emanati da Arnautovic, scelto personalmente dal suo allenatore. Per il resto sarà il tempo ad alzare o ad abbassare il voto.

CAGLIARI 5,5

La scelta di non insistere su Nainggolan può sicuramente rivelarsi vincente dal punto di vista del bilancio, anche se forse la cifra tecnica del belga avrebbe fatto comodo. L’esperienza di Strootman e il sinistro di Dalbert possono rivelarsi dei valori aggiunti, ma l’ansia con cui si è arrivati all’ultimo momento per prendere un attaccante al posto di Simeone non è certo indice di chiarezza nelle idee messe in atto per la costruzione della squadra. Alla fine il prescelto è stato Keita, alla quarta esperienza in serie A dopo Lazio, Inter e Sampdoria.

EMPOLI 6

La squadra della promozione non è stata smembrata, in particolare non è stato ceduto Bajrami che già l’anno scorso in serie B ha dimostrato di essere un giocatore di categoria superiore. Perso un elemento importante del sistema come l’allenatore Dionisi, sono stati aggiunti due attaccanti che hanno comportato un certo sacrificio economico come Cutrone e Pinamonti. Da loro, come dal portiere Vicario, il nuovo allenatore Andreazzoli si aspetta una spinta decisiva verso la salvezza, che è l’obiettivo del club toscano come sempre.

FIORENTINA 6,5

In un mercato in cui tutti hanno pensato prima a vendere che a comprare, la Fiorentina è andata controcorrente. Ha comprato, ha evitato di vendere (Vlahovic poteva portare 60 milioni se Commisso avesse detto sì) e alla fine si è tolta qualche seconda scelta che non avrebbe spostato equilibri. L’impressione è che Nico Gonzalez abbia già ampiamente superato l’esame, su Torreira sembra impossibile sbagliare, Odriozola viene da una piazza prestigiosa come quella di Madrid. Il tutto con un allenatore che ha già dimostrato di avere le idee chiarissime.

GENOA 6

Solamente le prossime partite potranno dire se gli ultimi frenetici acquisti (in perfetto stile Preziosi) riusciranno a controbilanciare le partenze di giocatori come Perin, Zappacosta e Strootman. I nomi per ora non spiegano al cento per cento le potenzialità ma almeno Sirigu da campione d’Europa fornisce garanzie. Il resto è tutto da capire, con i tempi dovuti. Comunque il Genoa ha regalato il solito spettacolo finale depositando Maksimovic, Caicedo, Tourè e Provedel e in extremis Fares.

INTER 6,5

Un voto abbastanza anomalo che però ha una spiegazione aritmetica. Il 6,5 dell’Inter nasce dalla media tra il 5 della cifra tecnica (persi Lukaku e Hakimi che insieme a Conte sono stati grandi protagonisti nella cavalcata-scudetto) e l’8 che Marotta si merita per i virtuosismi che l’hanno portato a restare all’interno del budget imposto da Steven Zhang e dal gruppo Suning. La partenza nerazzurra è stata la migliore possibile, adesso si aspettano le conferme di Calhanoglu e Correa ma soprattutto c’è da scoprire Dumfries. Marotta adesso, trovato l’accordo con Lautaro per il rinnovo del contratto, deve chiudere alla svelta le trattative per i prolungamenti di Brozovic (più urgente) e di Barella (urgente comunque).

JUVENTUS 5,5

Chissà come la pensa Max Allegri, che rispetto al giorno della firma sul nuovo contratto si ritrova con un Cristiano Ronaldo in meno (quantificabile in una trentina di gol potenziali) e con la necessità di doversi inventare un centrocampo che non può contare sul giocatore indicato per il salto di qualità, cioè Pjanic. Alla fine l’innesto davvero cercato è stato Locatelli, che la Juve trattava fin dall’anno scorso, mentre i due attaccanti con la K, Kean e Kaio Jorge, sono due scommesse che il club bianconero spera di vincere alla distanza. Icardi resta un’opzione viva per il mese di gennaio, ma forse avrebbe fatto comodo da subito perché i primi risultati sono tutt’altro che confortanti. Adesso l’obiettivo immediato è il rinnovo del contratto di Dybala.

LAZIO 6,5

Dal punto di vista finanziario, la cessione di Correa all’Inter ha sicuramente regalato una boccata d’ossigeno alle casse biancocelesti, anche perché per le entrate (comunque approvate da Sarri) gli esborsi non sono stati esagerati. È costato Basic, che comunque dà ampie garanzie, e soprattutto è costato Zaccagni (il mezzo voto più della sufficienza nasce proprio da questa operazione), che ha fatto penare Lotito fino alla fine per la richiesta d’ingaggio. Adesso Sarri può divertirsi e far divertire la gente.

MILAN 7

Il voto alto (comunque tra i più alti della classe) va soprattutto alla creatività con la quale Maldini e Massara hanno impostato il loro lavoro dopo aver perso sia Donnarumma che Calhanoglu senza incassare un centesimo. Altamente affascinante l’ultimo colpo, cioè l’arrivo di Messias dal Crotone, per tutta la storia che c’è dietro. Ma anche Maignan al momento sembra un acquisto azzeccato. Bakayoko e Florenzi sono garanzie, così come Giroud. Pioli dice che questo è il suo miglior Milan, adesso la parola passa al campo.

NAPOLI 5,5

Per diversi mesi, Giuntoli ha proposto al presidente De Laurentiis, ma la risposta è sempre stata negativa. Così praticamente Spalletti si ritrova quasi la stessa rosa che aveva Gattuso, con Anguissa al posto di Bakayoko (le caratteristiche tecniche e tattiche sono somiglianti, adesso c’è da capire il valore assoluto) e con Juan Jesus recuperato gratuitamente come ricambio per i difensori centrali. La stagione è iniziata bene, ma forse a Napoli più che in altri posti i sogni aiutano a vivere e la tifoseria avrebbe gradito sognare con qualche nome nuovo, soprattutto perché c’è sempre la grande incognita del contratto di Insigne che va in scadenza tra dieci mesi e non sembra un problema facile da risolvere.

ROMA 7,5

Voglia di investire: basta questa per tenere alto il voto e fare della Roma una prima della classe, non solo per la classifica attuale ma anche per l’entità di questo mercato. Friedkin ha speso ma del resto non si può immaginare un club che prende Mourinho e poi non gli mette a disposizione una squadra competitiva. Abraham è l’acquisto più caro della storia giallorossa ma sta dimostrando di esser degno della cifra spesa, Shomurodov quando entra segna, Rui Patricio è il portiere affidabile che si aspettava dai tempi di Alisson, Matias Vina sulla fascia sinistra sta convincendo fin dalle prime uscite. Se all’ultimo momento fosse arrivato anche Sergio Oliveira dal Porto, il voto sarebbe arrivato a 8.

SALERNITANA 6

Dopo tutte le traversie dell’estate, con il rischio di non essere iscritta al campionato, la squadra campana ha fatto quello che ha potuto, ben sapendo che Castori dovrà fare un mezzo miracolo per restare nell’èlite del calcio italiano. Buona l’idea di puntare su una portaerei come Simy, che in serie B sarebbe stato sprecato, interessante la scommessa su Bonazzoli che potrebbe finalmente dare il meglio di sé stesso. Sugli altri il giudizio deve essere rinviato.

SAMPDORIA 5

Tutta un’estate a pensare alle cessioni soprattutto, alla fine Thorsby è rimasto e Jankto ha fatto entrare un po’ di soldi. L’ultimo giorno poi Ferrero è andato a caccia di occasioni, ha preso i due ragazzi Ihattaran e Dragusin dalla Juventus, poi ha dato Caprari al Verona e ha cercato il sostituto, che all’inizio era stato individuato in Defrel poi si è trasformato in Caputo. Avrebbe preso molto volentieri Petagna e il Napoli aveva già detto sì, ma non c’è stato verso di convincere il giocatore.

SASSUOLO 6

Non tutti hanno letto con attenzione l’operazione Locatelli alla Juve: è vero che il Sassuolo per il momento non ha incassato nulla, ma è anche vero che in questo momento ha un bilancio sanissimo: con il prestito biennale e obbligo di riscatto ha già una discreta certezza di avere a posto anche il bilancio della stagione 2023-2024. Soldi freschi sono arrivati dal passaggio di Marlon allo Shakhtar insieme all’allenatore De Zerbi. La provata validità degli osservatori del club emiliano porta poi a pensare che i nuovi arrivi Henrique e Harroui si riveleranno ottimi investimenti.

SPEZIA 5,5

Certo non è mai facile ricominciare dopo una rivoluzione e Thiago Motta l’ha capito subito, anche perché nello spogliatoio del club ligure il viavai è stato continuo in quest’ultimo periodo. Molti dei giocatori arrivati sono scommesse, altri sono occasioni di fine estate, quello che è già certo è che quest’anno, come l’anno scorso, lo Spezia finirà per utilizzare molti giocatori.

TORINO 6

Serviva uno scossone e ci ha pensato Juric a darlo nell’ultimo weekend, prima e dopo la partita persa a Firenze. L’allenatore è stato chiaro così il presidente di Cairo ha dato una svolta ai suoi investimenti, prendendo Zima, Brekalo e Praet. Adesso toccherà proprio a Juric dimostrare che le sue parole erano sagge, non sarà facile perché per un po’ mancherà il capitano Belotti e quindi bisogna inventarsi qualcosa per cercare di non soffrire fino alla fine come l’anno scorso.

UDINESE 5,5

Una certezza: Silvestri. Il portiere ex Verona ha subito dimostrato che l’eredità di Musso è stata raccolta dall’uomo giusto. Forse Gotti avrebbe preferito anche un attaccante “fatto e finito” che desse qualche garanzia in più per il gioco offensivo, questo colpo non è arrivato e quindi si va avanti così, magari con la prospettiva di scoprire nei giovani Samardzic e Perez due potenziali campioni da rivendere con plusvalenze interessanti.

VENEZIA 5

Leggendo i nomi dei giocatori acquistati, veniva il dubbio: forse sono dei giocatori che nessuno conosce ma che proprio per questo possono diventare grandi rivelazioni. Le prime partite (ma può essere un’impressione ingannevole) hanno detto che in realtà per il momento queste grandi potenzialità non si sono viste. C’è e resta il beneficio del dubbio, perché Paolo Zanetti in serie B ha dimostrato di essere un allenatore che conosce bene il suo mestiere pur essendo giovane. Forse qualche elemento con esperienza di serie A e di lotta salvezza avrebbe fatto comodo però.

VERONA 6

Di Francesco ha chiesto Simeone e la società l’ha accontentato. Zaccagni non ha rinnovato il contratto quando sembrava dovesse diventare il nuovo capitano e adesso gioca nella Lazio, dopo aver portato il massimo possibile nelle casse del Verona ed essere stato sostituito in un’operazione low cost da Caprari. Da Silvestri a Montipò non sembra esserci stato un depauperamento tecnico. E Frabotta, che ha fatto il titolare per diverse partite nella Juve di Pirlo, potrebbe prendere con profitto il posto lasciato da Dimarco.

(Fonte Sportmediaset)

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