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Spal, la Guardia di Finanza sequestra parte dello stadio Paolo Mazza: l’ipotesi è frode in pubbliche forniture e falsi in progetto e collaudi

La Guardia di Finanza di Ferrara ha posto sotto sequestro una parte dello stadio Paolo Mazza di Ferrara dove gioca la Spal

Il provvedimento è stato emesso dal Gip del tribunale estense su richiesta della pm Barbara Cavallo. Denunciate 9 persone per frode in pubbliche forniture e falsi in progetto e collaudi.

Parte dello stadio era già stata sequestrata a luglio 2019, per presunte irregolarità nelle procedure di collaudo dei lavori di ampliamento del 2018, dopo la promozione della squadra in serie A. Poi il dissequestro, subordinato a lavori. Nuove perizie avrebbero ora rilevato ancora criticità. L’ulteriore consulenza chiesta dalla Procura e le successive note tecniche hanno messo in evidenza che, “anche a fronte degli interventi eseguiti nelle more del procedimento su sollecitazione dell’autorità giudiziaria, realizzati solo in minima parte e ritenuti non pienamente efficaci al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza, le verifiche sono da ritenersi tuttora non soddisfatte”.

Questo significa che “il margine di sicurezza stabilito dalle norme non è garantito, con conseguente rischio per l’incolumità pubblica superiore a quello ritenuto accettabile dalle norme medesime”. Da qui il nuovo sequestro e la segnazione di “pericolosità delle strutture alla luce delle anomalie riscontrate”.

Tutto ha avuto inizio con la permanenza della squadra spallina in serie A nel campionato di calcio 2018/2019 e la conseguente necessità di ampliare lo stadio sino a 16.000 posti. Dopo alcuni mesi dall’ultimazione dei lavori, una delle imprese sub-appaltatrici coinvolta nell’esecuzione delle opere, ha inviato una diffida all’utilizzo delle strutture rilevando “criticità severe nella esecuzione delle procedure di montaggio tali da esporre gli spettatori a pericoli reali e sussistenti”. Da lì è partita l’indagine.

Il sindaco Alan Fabbri sottolinea come il Comune “in questo procedimento è parte lesa. È interesse della città che questa vicenda sia chiarita quanto prima per avere le massime garanzie in ordine alla sicurezza e per poter rendere fruibile lo stadio Mazza in tutti i settori, anche in considerazione dell’imminente avvio della stagione di serie B. Seguo con grande attenzione i fatti e mi auguro che sia fatta, con celerità, piena luce su di essi affinché si possa chiudere una vicenda che si protrae da anni e che chiaramente influisce sui progetti in cantiere”.

(Fonte La Repubblica)

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