
Antonio Conte pretende chiarezza estrema da Suning in merito ai piani per l’Inter: lo sottolinea oggi il quotidiano sportivo della Gazzetta dello Sport, all’indomani del vertice tra il presidente Zhang e la squadra, al quale l’allenatore non ha partecipato (lo staff tecnico, invece, era presente). “Se Conte resterà o meno sulla panchina dell’Inter della prossima stagione dipenderà principalmente da un fattore: la competitività della rosa a disposizione – conferma la rosea -. Conte è un top coach. È stato preso per portare l’Inter a vincere: è un ruolo complicato, ma è questo il vestito che si sente addosso. Per altre missioni, rivolgersi altrove. Conte vuole lottare per vincere”.
Conte, insomma, resterebbe solo per puntare allo scudetto e migliorare il percorso in Champions. Ed è allora inevitabile che il discorso sfoci nelle strategie di mercato: un conto sarebbe rinunciare a una pedina tra i titolari di questo campionato, un altro è aumentare il numero e mettere dunque a rischio la continuità tecnica. “In questo senso, potrebbe essere più semplice rinunciare a uno dei difensori piuttosto che a Lautaro, anche considerando l’eventuale spesa per sostituire il giocatore partente”.
Conte non vorrebbe ripartire da zero o quasi, né all’Inter né andando in un altro club. È consapevole di aver fatto un lavoro straordinario, ma non intende ripetere un’altra annata così. Perché lo straordinario è tale se non diventa… ordinario. Vuole capire subito cosa potrà essere fatto e cosa no, al netto dei sacrifici. E non solo: Conte pretende anche maggior vicinanza da parte della proprietà dopo la lunghissima assenza di quest’anno. “Conte sarebbe disposto a vivere un’altra stagione come quella passata? E con lui, quanti giocatori farebbero altrettanto? Sta a Zhang adesso rassicurare l’allenatore. Con una certezza, in questo caso: non si andrà per le lunghe. La gara con l’Udinese è il 23 maggio: al più tardi nelle ore successive a quella partita tutto sarà chiaro. Il futuro di Conte, certo. E con lui, quello dei dirigenti, Beppe Marotta in primis”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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