Nemo propheta in patria? Mica vero, se Lorenzo Insigne è, numeri alla mano, uno dei giocatori più importanti nella storia del Napoli. Non in maniera facile: le critiche, per il capitano azzurro, sono state e sono all’ordine del giorno. A dispetto delle prestazioni: a un concittadino, si sa, nessuno perdona niente. Così, il futuro diventa una terra straniera: non nel senso che andrà all’estero, ma che diventa un territorio tutto da esplorare. In quel mare magnum che sarà la rifondazione azzurra del post Gattuso, possibile e anzi probabile persino nel caso che Ringhio centri la qualificazione alla prossima Champions League.
Rinnovo caldo. Anzi caldissimo, ma non urgente. Insigne, che in passato si è legato a e poi separato da Raiola, forse anche per quella voglia di restare a Napoli, è in scadenza di contratto nel 2022. Il quarto posto o meno sarà sicuramente un fattore, ma le cronache raccontano di un’offerta al ribasso arrivata negli ultimi tempi e considerata irricevibile dal numero 24. Così, la trattativa entrerà nel vivo con la bella stagione. A fine campionato, forse anche a fine europeo. La volontà c’è, a volte non basta. A 30 da compiere a inizio giugno, dove può andare Insigne? In passato, è stato cercato da e accostato a diverse grandi europee. Oggi il copione sarebbe scritto per continuare, a vita con una maglia. Ma serve mettersi d’accordo. E un capitano a scadenza di contratto, magari protagonista estivo con un altro azzurro, quello dell’Italia, farebbe gola a tanti.
Fonte: Tuttomercatoweb
Redattore, appassionato di calcio italiano ed estero… Curo e seguo con molta attenzione tutti i migliori campionati esteri.