Navigare non è certo dolce, in quel mare di paure e incubi. Perché lo scoglio che divide il teatro dei sogni dalla discesa agli inferi è grande pochi punti ma pare pure insormontabile. La lotta per non finire in Serie B è quanto mai aperta in questa stagione, incerta e ondivaga. Il Crotone pareva destinato certamente a un futuro in cadetteria, ma il risveglio delle ultime settimane, tra il successo con il Torino e la prestazione con la Lazio, dice che tutte le squadre che ora lo sopravanzano faranno bene a non staccare lo sguardo pure dai suoi fanali. Il Parma in crisi mistica ha fatto tre punti benedetti contro la Roma mentre al quintultimo posto sta precipitando, a suon di gol presi, di prestazioni mancate e di una difesa che era un tempo il punto di forza e che ora ne è la debolezza principale, il Benevento.
Cagliari e Torino E poi ci sono Cagliari e Torino, quartultima e quintultima, pure con due giornate da recuperare i granata e dunque potenzialmente fuori dalle tre condannate. Due che nessuno s’aspettava lì ai blocchi di partenza, perché hanno organici certamente fuori portata per la lotta salvezza. Perché, soprattutto i sardi, hanno avuto investimenti e ambizioni importanti in estate. Perché in fondo il Toro ha un portiere e un centravanti da Nazionale, tra gli altri. Eppure sono lì. Hanno cambiato entrambe, da Di Francesco a Semplici i rossoblù, da Giampaolo a Nicola prima ancora i granata. Ma rischiano davvero di retrocedere?
Impronosticabile La lotta per non retrocedere è realmente dura da pronosticare. La realtà è che la Fiorentina che fino a pochi giorni fa era nel pieno del gran ballo, ora è tredicesima a 29, ovvero +9 dalla terzultima (Torino, con due gare in meno) e +7 dalla quartultima (Cagliari). Poi c’è il Genoa che è stato sì curato da Ballardini ma che è comunque a 28. Prende meno gol di tutti e questo spinge il pensiero verso una direzione, ma sotto ha lo Spezia, a 26 come il Benevento, che gioca meglio di ogni diretta concorrente. E’ una lotta impronosticabile, che si disputerà sugli episodi, sugli scontri diretti, sulla tenuta mentale, fisica e anche psicologica quando si arriverà al gran finale. E lì, se contiamo dal quindicesimo posto in giù, arriveranno di fatto tutte novelline. Lo Spezia, perché non ha mai lottato in A in assoluto. Il Benevento, che la scorsa stagione ha dominato e quando è retrocesso lo ha fatto sprofondando coi pesi alle caviglie. Il Cagliari e il Torino, che hanno rose abituate ad altri palcoscenici e forse è ancor più dura farlo. Il Parma che è vivo, ma che è forse troppo giovane per i momenti duri. E il Crotone, che è quello messo peggio ma pure quello che a oggi ha meno da perdere.
Fonte: Tuttomercatoweb
Redattore, appassionato di calcio italiano ed estero… Curo e seguo con molta attenzione tutti i migliori campionati esteri.