

In Serie B la questione arbitrale è esplosa ieri in maniera fragorosa con tre partite chiaramente falsamente da errori arbitrali impossibili da digerire per le squadre che hanno subito il torto
Lotito e Cellino si ritrovano, come ricorda il Corriere dello Sport, a distanza di anni si a braccetto grazie alle stravaganti interpretazioni di Sozza di Seregno all’“Arechi” e Dionisi di L’Aquila al “Rigamonti”, che alimentano i cattivi pensieri dei soliti noti che hanno sempre in caldo un retroscena.
Se a Salerno, infatti, un gol fantasma impedisce a Castori di ottenere una vittoria contro una delle più forti antagoniste per la A – il Chievo di Aglietti – a Brescia, il Cittadella rimonta tre gol, ma è clamoroso quanto avviene in occasione della 2ª rete veneta realizzata da Frare in fuorigioco, impossibile da non vedere.
Non finiscono solo queste due gare sotto i riflettori delle polemiche. L’episodio, forse, più clamoroso di tutti, è il rigore assegnato al Monza da Giua di Olbia che impedisce all’Empoli di prendere il largo e consente a Brocchi di rimanere in scia della capolista.
Ma a una squadra tanto forte servono “aiutini” così maldestri?
E che dire delle ingiustizie subite a Cosenza da Marino? Altra candidata alla promozione che si sta svenando per riprendersi la A, la Spal merita rispetto non le ripetute angherie di Abbattista, famigerato fischietto di Molfetta.
Invece, un gol annullato e un rigore non dato negano altri punti preziosi. Insomma, danni diffusi ed errori marchiani che alimentano teorie complottiste e confermano quanto indispensabili siano VAR e goal-line technology.
Mah!!!

