Il giorno dopo in cui la famiglia Friedkin e il general manager Tiago Pinto hanno scoperto quanto faccia male perdere il derby di Roma, come evidenzia questa mattina il quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport la parola d’ordine ufficiale che filtra da Trigoria è una solo: inaccettabile. Proprio ciò che pensa il tifo. In un campionato assai equilibrato, gli scontri diretti assumono un ruolo più importante del consueto. Sotto questo aspetto, però, è tutta la gestione di Paulo Fonseca a essere deficitaria, visto che sotto la sua guida la Roma ha vinto solo 3 “big match” sui 18 disputati (Coppa Italia compresa).
La proprietà vuole capire. Per questo ieri ha parlato col nuovo g.m. portoghese, che a sua volta è stato a colloquio con l’allenatore. Se in questo campionato la squadra giallorossa ha ottenuto solo 3 pareggi in 6 partite, subendo in queste sfide ben 18 gol, significa che il malessere ha radici profonde, visto che sono tante le squadre ad aver fatto meglio dei giallorossi. Ma l’impressione è che i Friedkin per il momento non vogliano istruire processi.
Ieri l’allenatore ha parlato con la squadra, evidenziando gli errori commessi. Ma se gli errori individuali non sono mancati, le mosse del portoghese sono parse poco convincenti. Mentre si è corso ai ripari su Lazzari (così come su Hakimi) solo quando è stato troppo tardi, l’innesto di Pedro ha sbilanciato ulteriormente la Roma, che ha corso il rischio di subire molte più reti. In generale, se la manovra è bella se ci sono spazi per ripartire, davanti a chi fa della densità difensiva un valore i giallorossi soffrono e offrono spazi, mettendo in crisi la difesa. Insomma, l’impressione è che a Fonseca manchi un Piano B.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Redattore, appassionato di calcio italiano ed estero… Curo e seguo con molta attenzione tutti i migliori campionati esteri.
