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Juventus ed il mistero Dybala: ci sarà ancora spazio in squadra per il talento argentino?

Non ne facciamo una questione di status. Né di centralità nel progetto della Juventus, che pure è un problema da porsi. A questo punto, bisogna partire dalle basi. Dalla posizione in campo: quella di Paulo Dybala, in queste primissime battute di Pirlolandia, o in qualsiasi modo vogliate chiamare quell’enorme punto interrogativo che è la Juventus di Andrea Pirlo, è piuttosto decentrata. Decisamente defilata. In panchina, se vogliamo essere schietti.

CON SARRI –  Salutato il vecchio mentore, con l’ex Napoli la Vecchia Signora si sarebbe dovuta riscoprire superoffensiva. A posteriori, è andata così ma è anche abbastanza chiaro che qualcosa non abbia funzionato. Per Dybala, almeno a livello di numeri, i passi avanti ci sono stati: 17 reti in 46 apparizioni, vicino ai suoi standard allegriani. Ciò non toglie, però, che delle difficoltà ci siano state. Sarri ha provato il suo 10 da esterno d’attacco in un complicato tridente con Higuain e Ronaldo, lo ha tentato trequartista e quindi di nuovo a tutto campo. Le cose migliori, però, gliele ha viste fare quando ha scelto la soluzione più semplice: Dybala e CR7 liberi di fare ciò che volevano, anche a costo di ignorarsi a vicenda. E quindi punta: né ala, né fantasista.

E CON PIRLO? Del tecnico bresciano, e delle sue idee sulla posizione di Paulo, conosciamo ancora pochissimo. Abbastanza per andare di traverso all’argentino, va detto, ma non è ancora da escludere che un qualche posto il classe ’93 lo andrà ad occupare. La domanda è semplice: quale? Fin qui, il Maestro ha messo in campo formazioni ibride, ma quando ha avuto CR7 gli ha schierato di fianco un attaccante di supporto, come Kulusevski o Morata, entrambi più propensi di Dybala a correre per i compagni e con caratteristiche (l’allungo su tutte) molto diverse dall’argentino. Sulla carta, il modulo a due punte visto contro la Roma, più di quello col finto trequartista di Crotone, potrebbe andare a genio a uno come Dybala: lui con CR7 lì davanti. Ma la sensazione è che la presenza di Morata (i due peraltro hanno composto una coppia molto efficace nell’unica stagione fin qui disputata insieme) possa togliergli ossigeno. E che difficilmente la Joya si potrà giocare il posto con quel piccolo esercito di giocatori più polivalenti e più gregari di lui, dallo stesso Kulu a Bernardeschi, Chiesa o Cuadrado. Detto che veramente i progetti di Pirlo restano un mistero, forse la posizione è una questione che si può risolvere. Ma a quel punto diventa un discorso di gerarchie. Ancora più scivoloso.

Fonte: Tuttomercatoweb

Redattore, appassionato di calcio italiano ed estero... Curo e seguo con molta attenzione tutti i migliori campionati esteri.

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