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Napoli, De Laurentiis contrario all’inizio del campionato il 12 settembre: “È follia pura”

Aurelio De Laurentiis ha lanciato un messaggio forte e chiaro alla Lega di Serie A. “C’era l’indicazione folle della Lega di ricominciare il prossimo campionato il 12 di settembre, ma se uno deve far riposare i calciatori e poi farli allenare per la nuova stagione, come si fa? – ha dichiarato -. Secondo me la Serie A dovrebbe partire verso la fine di settembre. L’ideale sarebbe il 4 ottobre, ma va bene anche una settimana prima”.

Non tutti hanno l’Europa, è vero, ma quelli sono i club che fatturano e creano l’interesse delle tv anche per le altre società”. ”

Dopo la gara con il Barcellona in programma l’8, dovessimo essere eliminati daremo 12 giorni di riposo alla squadra quindi ritiro inizierebbe il 20 – ha proseguito AdL -. Nel caso in cui si dovesse passare il turno inizierebbe più tardi”. “A Castel di Sangro arriverà un milione di napoletani, siamo distanti appena un’ora e si muoverà tanta gente – ha continuato -.  Sono molto contento e felice di aver trovato un’altra famiglia, una realtà da sostenere attraverso l’azione promo-pubblicitaria”.

“Ho trovato subito una grande intesa con gli organizzatori in Abruzzo, al punto che ho fatto subito un accordo di sei anni.

Così andremo per un primo periodo a Dimaro, ma poi ci trasferiremo anche a Castel Di Sangro anche perchè lì ho uno stadio vero dove poter invitare il Manchester City o il Paris Saint-Germain”.

Poi qualche battuta sul mercato e il Napoli del futuro. “Osimhen? Chi lo sa, è il bello del gioco – ha dichiarato De Laurentiis -. Inizierà il ciclo di Gattuso? “C’è bisogno di sottolinearlo? Scrivete ciò che volete”. “Avete visto il Sassuolo, quanti gol ha fatto quel Caputo a 32 anni? – ha aggiunto – Bisogna essere  umili, modesti e pedalare. Senza fare proclami, che poi potrebbero costare cari. Non si sa mai cosa può succedere…”.

“Il Napoli è sempre stata una macchina da Europa – ha continuato AdL -. Quest’anno abbiamo avuto un incidente, ma stiamo rimediando”. “Quando Ancelotti ha compiuto gli anni, a tavola c’era anche Gattuso e ho avuto l’opportunità di parlargli per tre ore e sono rimasto positivamente impressionato da lui – ha aggiunto -. E’ un uomo appagato. Sia sul piano personale per le vittorie conquistate, sia sul piano economico. Mi ha dato l’impressione di uno che ama la sua professione.

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