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Lazio, i due volti della squadra di Inzaghi: perche questa condizione precaria dopo la sosta?

La Lazio è crollata o almeno o questo dicono le prime quattro giornate post coronavirus nelle quali la squadra di Inzaghi ha perso due volte è scivolata a meno 7 dalla Juventus capolista.

Quella che si è presentata alla ripresa del campionato, è un’altra Lazio rispetto alla squadra che incantava prima dello stop, capace di infilare 21 risultati utili consecutivi e perfino, a quel punto, favorita per il titolo.

Il quotidiano La Repubblica prova a fare una analisi ai biancocelesti e scopre che non a caso, nelle 4 giornate disputate dalla ripartenza della Serie A, Inzaghi ha perso 6 punti dalla Juve (era a -1, ora è a -7).

E la difesa, la migliore fino allo stop, ha subito 8 reti: media crollata da 0,88 (23 gol subiti in 26 partite) a 2.

Altro dato significativo, registrato da Lazio Page: in queste 4 gare, già accumulate 11 assenze per infortunio tra gli 11 titolari, appena 2 in meno rispetto alle 13 di tutte le 26 giornate prima dell’interruzione (13 contro 18 considerando anche le squalifiche): inevitabile pagare dazio, certo, ma bisogna anche interrogarsi sul perché la Lazio si sia presentata alla ripartenza in condizioni così precarie, con infortuni che l’hanno privata di giocatori importanti in ogni reparto.

Cioè Luiz Felipe in difesa, Leiva, Lulic e Marusic a centrocampo, Correa mai al 100% in attacco. Staff tecnico e staff medico si confrontano su queste situazioni, e c’è qualche polemica sul giorno di riposo concesso due giorni prima della sfida cruciale con il Milan: di sicuro Inzaghi non ha potuto mai contare sulla squadra che l’aveva portato a un punticino dalla Juve.

Né le prospettive sembrano migliori per questo rush finale: nella partita di sabato, Correa ha riportato il sospetto stiramento del collaterale del ginocchio sinistro. Se la prima diagnosi fosse confermata, stagione praticamente finita per l’argentino, tra i più deludenti contro i rossoneri.

Fuori anche Marusic, che sarebbe stato ricambio valido per Lulic, altro giocatore non recuperabile.

Lotito e Tare avranno sicuramente pensato con rimpianto a quel “no” in extremis del Chelsea per Giroud, a gennaio: il centravanti francese si era convinto, sarebbe stata risorsa preziosa per la seconda parte di stagione.

(Fonte La Repubblica)

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