Marco Milano a MDC: “Con Mandi Mandi un successo inaspettato, il Friuli è una regione meravigliosa”

Marco Milano, conosciuto al grande pubblico per aver interpretato il personaggio di “Mandi Mandi” nello storico programma calcistico Mai dire Gol condotto dalla Gialappa’s Band, trasmissione che ha lanciato decine di comici tra sport, risate e gag memorabili, in esclusiva a Momenti di Calcio ha risposto a qualche nostra domanda in merito anche al videomessaggio che ha realizzato per regalare un sorriso in questi giorni difficili per tutti.

Ciao Marco, in questo momento difficile hai deciso di realizzare questo videomessaggio dedicato in particolare agli amici del Friuli regione alla quale tu sei particolarmente legato

“Essendo un portatore sano di buonumore, essendo Mandi Mandi , amato dai friulani, ho creduto fosse necessario regalare un mio sincero messaggio di speranza e incoraggiamento, sicuro di essere ascoltato. Al Friuli sono ancora molto legato perchè ci ho vissuto parecchi anni della mia vita, compresi quelli in cui vivevo il successo arrivato dopo molti anni di gavetta. Il mio rifugio è sempre stato il Friuli, ho sempre ritrovato la serenità, la semplicità e l’amicizia di chi mostrava molto affetto nei miei confronti e oggi in qualche modo abbiamo ricambiato”

Quali sono i tuoi ricordi più belli legati al Friuli? Hai modo di andarci ogni tanto?

“I ricordi più belli sono iniziati e mai finiti negli anni ’80 quando dopo il militare sono venuto in Friuli, a Spilimbergo (Pn) per alcuni spettacoli di cabaret in un locale, durante il giorno ho avuto tutto il tempo per girare questa regione e scoprire una terra meravigliosa, ancora a dimensione umana, fatta ancora di tanti valori, cultura e tradizioni che in altre regioni via via si erano già perse. Il fuoco dei fogolars, la convivialità sorseggiando un Tocai , discutendo con altre persone per confrontarsi e crescere, la pianura, le colline, le montagne, il mare , era un paradiso per me che venivo dallo stress di Milano. In Friuli ci torno e molto volentieri, per ritrovare i miei amici storici friulani”

Qual’è il tuo più bel ricordo legato agli anni di Mai Dire Gol e quanto sei affezionato al tuo personaggio Mandi Mandi

“Il più bel ricordo di quel periodo è stato il successo violento, esagerato, inaspettato, molta gente non lo sa ma mezza Italia era colpita da Mandi Mandi e in qualsiasi regione dove andavo c’era molta gente che mi imitava sia nel linguaggio che nei movimenti. In quel periodo ho avuto la fortuna di entrare nelle case dei friulani che mi invitavano per una cena, una grigliata e tra una battuta e l’altra si trascorrevano delle serate indimenticabili. Sono molto legato a Mandi Mandi, il mio alter ego, quando sono giù di morale chiamo lui per stare bene”

Segui ancora il campionato di calcio? Secondo te sarebbe meglio portarlo a termine appena possibile o va annullato per pensare alla prossima stagione?

“Sinceramente il campionato l’ho seguito poco ma credo sia meglio chiudere tutto e pensare al prossimo perchè adesso non ci sarebbe lo spirito adatto, anche perchè credo che le famiglie, le imprese, i lavoratori autonomi stanno tutti guardando al futuro con preoccupazione e quindi bisognerà prima raggiungere una serenità e ci vorrà un po’ di tempo”

Di cosa si occupa Marco Milano in questo periodo e che progetti ha per il futuro

“Marco Milano in questo periodo sta registrando un album di dieci canzoni proprio a Udine con Massimo Passon, un album che spazia tra la cultura, l’arte, la pittura, l’architettura e le tradizioni culinarie italiane e le confronta con altri paesi. Dopo aver preso parte al film ” Din Don 2″ andato in onda in prima visione a Natale 2019 su Italia Uno, la stessa produzione mi aveva proposto trenta puntate per una sitcom  dal titolo “Ricci e Capricci” che dovevamo girare a marzo, con attori come ad esempio Maurizio Mattioli e Enzo Salvi già protagonisti in “Din Don 2” ma purtroppo tutto è slittato. Speriamo che prima dell’estate ci sia la grande ripresa. Se il cûr ti dûl torne in Friûl ( Se il cuore ti duole torna in Friuli ) Mandi a tutti “.

A cura di Massimo Liva

Redazione MdC

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