Intervenuto nel programma Casa Sky Sport, l’ex allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, è tornato sulla sua biennale esperienza in giallorosso condita da scelte che, forse, oggi non rifarebbe.
Il riferimento è soprattutto alle cessioni di Strootman e Nainggolan, elementi fondamentali soprattutto nella cavalcata Champions del primo anno: “Mi sono pentito di aver detto si al loro trasferimento. Dal punto di vista emotivo, negli allenamenti erano importanti. Interagivano con gli altri per fare quel che chiedevo“.
L’importanza della loro perdita si è sentita soprattutto la seconda stagione: “Con De Rossi formavano un grande centrocampo, con grandi qualità tecniche e mentali. Ne ho sentito la mancanza l’anno dopo alla Roma, soprattutto per gli atteggiamenti“.
Qualche battuta anche sulla Roma attuale per Di Francesco: “Ci sono tanti talenti. Sta costruendo qualcosa di importante puntando anche su giovani italiani. Anche noi avevamo iniziato a lavorare così“.
Poi la sua notte perfetta, Roma – Barcellona: “Abbiamo trasmesso gioia che non si può spiegare. La partita nasce con un percorso per trasmettere idee, un’identità alla squadra. L’atteggiamento è trasmesso anche con tre giorni di allenamento. E’ fondamentale entrare nella testa dei calciatori, quello che non sono riuscito a fare alla Sampdoria. I ricordi sono bellissimi. Peccato per la semifinale, perché abbiamo giocato bene e avremmo meritato di più“.
Qualche altra frecciata alla società rispetto al suo lavoro a Roma: “A Roma ci ho messo un po’ di più a trasmettere la mia idea di calcio, ma ero riuscito a dare una certa mentalità ai giocatori. Peccato non esser andati avanti, ma quando una società mi prende sa che deve mettermi a disposizione determinati giocatori“.
Chiusura su compagni e giocatore allenato più forti: “Scelgo tre gli attaccanti con cui ho giocato: Montella, Batistuta e Totti. Come talento totale tra quelli allenati, dico Edin Dzeko“.
Forse dunque si poteva fare meglio a Roma ma ormai Di Francesco guarda al futuro.
Pier Francesco Miscischia

Laureato in giurisprudenza ma anche grande appassionato di sport e soprattutto…di calcio: ecco la spinta giusta per scrivere di ciò che adoro!
