L’Aia annuncia il passo verso il futuro nelle ultime righe del comunicato: dalla prossima stagione sarà finalmente operativa la var room centralizzata di Coverciano, e, soprattutto, “quello sarà il luogo dove spiegare le decisioni arbitrali dal punto di vista tecnico-applicativo, con la loro divulgazione pubblica”
Decisione ancora da ufficializzare ma l’intenzione è quella: arbitri parlanti per chiarire le valutazioni fatte in occasione delle decisioni più controverse.
Scrive Sportmediaset che non Sara una moviola per dire “questo è giusto, questo è sbagliato” bensì, nelle intenzioni del designatore Rizzoli, un’analisi degli episodi didatticamente utili per spiegare linee interpretative e di intervento.
Le modalità non sono ancora definite. Si studia l’ipotesi di clip esplicative sugli episodi di giornata, ma gli arbitri italiani sarebbero favorevoli a una forma di comunicazione più ampia e diretta, che preveda perfino interviste post-partita.
Sarebbero insomma disponibili a una svolta epocale, ma li frena il timore che i tempi, viste le polemiche imperanti, non siano maturi per una serena accettazione delle spiegazioni.
La volontà degli arbitri di spiegare e dimostrare trasparenza è già stata dichiarata in varie occasioni dal rappresentante di categoria Gianluca Rocchi.
Tornando alla prima parte del comunicato dell’AIA, arbitri di A e di B, oggi separati, tornerebbero a formare un’unica squadra.
Conseguenze: maggiori possibilità di turnover per il designatore e maggiore meritocrazia. Chi fa male in A può ritrovarsi a fare un po’ di purgatorio in B, chi fa bene in B può dirigere in A.
La proposta, che sa di mossa elettorale da parte del presidente Nicchi per ottenere un quarto mandato, è comunque una buona idea, e dovrà passare attraverso l’approvazione del Consiglio Federale.
(Fonte Sportmediaset)