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Milan, se si qualificherà per la prossima Champions o Europa League potrà giocarla?

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La sentenza del Tas che ha estromesso il Milan dalla prossima Europa League non ha sciolto i dubbi che assillano i tifosi rossoneri

La Gazzetta dello Sport ha provato a fare un po’ di chiarezza.

Se il Milan si qualificherà alla prossima Champions o Europa League, la giocherà?

Sì, ma i conti torneranno sotto lo scanner di Nyon. I bilanci da esaminare saranno quello “cinese” (-126 milioni), il primo targato Elliott (appena chiuso, con un rosso tra gli 80 e i 100 milioni) e quello del 2019-20.

Tornerebbe a rischio squalifica per le coppe successive?

Tecnicamente sì, ma va ricordato che estromettere un club dalle competizioni continentali rappresenta quasi il massimo della pena (la più alta è la revoca di un titolo). Lo scenario più plausibile è l’avvio di un settlement, come già successo a Inter e Roma. Il consent award ratificato dal Tas segna di fatto una nuova fase: il Milan ha riconosciuto le proprie colpe accettando una sanzione durissima, ma è probabile che l’accordo con l’Uefa preveda un percorso di rientro guidato in futuro. Ipotizzando che Giampaolo e i suoi approdino nelle coppe alla fine della prossima A, dal 2020 il club dovrebbe rispettare le norme che Nyon imporrebbe.

Per l’Inter (il cui settlement è durato 3 stagioni) furono una multa di 20 milioni, la restrizione degli stipendi, la riduzione della rosa europea e la limitazione del numero di nuovi acquisti inseribili nelle liste Uefa.

La nuova sanzione prevedeva una multa di 12 milioni, la limitazione della rosa nelle coppe e il rispetto del pareggio di bilancio entro il 2021, pena una nuova esclusione. Che fine hanno fatto queste punizioni?

Sono sparite, o meglio sono state assorbite dalla sentenza del Tas dell’altro giorno. Il Milan si era nuovamente rivolto a Losanna perché riteneva eccessiva anche la nuova sanzione; la Camera giudicante, che doveva punirlo per le violazioni ‘15-18, annunciava di aspettare il verdetto del Tas. In realtà gli avvocati del club trattavano con l’Uefa per unificare le due pene in un unico provvedimento, ed è quello che è successo: squalifica dall’Europa League 2019-20, ma niente più multa e obbligo di break-even entro il 2021. Il Milan ha sanato il passato: ha pagato a caro prezzo, ma ripartirà relativamente pulito.

Che mercato ci si deve aspettare?

Il settlement da solo non basta: il Milan nel frattempo dovrà fare crescere i ricavi, ridurre i costi e abbassare così il passivo. Investire nel nuovo stadio non peserà nelle analisi dell’Uefa (costi esclusi dal calcolo dei bilanci perché considerati virtuosi, come le spese per le infrastrutture da allenamenti e per il settore giovanile e femminile), farlo sul mercato invece sì. In via Aldo Rossi gli obiettivi sono chiarissimi: le cessioni dovranno creare plusvalenze, gli acquisti saranno di qualità ma mirati e possibilmente con formule alla portata (ad esempio prestiti o pagamenti dilazionati). Niente follie insomma, anche se un colpo a effetto è nei piani: soglia massima di 45 milioni.

(Fonte Gazzetta dello Sport)

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