Yankee go Home!

Francesco Totti visto e sopratutto ascoltato oggi nel salone d’onore del Coni mi ha fatto emozionare come il calcio non faceva più da quasi un ventennio.

Emozioni forti e per me molto tristi che hanno ulteriomente sancito la morte definitiva del calcio dei valori umani, quello dell’odore dell’olio canforato e del rumore dei tacchetti sul pavimento che dagli spogliatoi mi accompagnava in campo quando da ragazzino giocavo anche io e come tanti di noi mi aveva fatto innamorare di questo sport.

Totti oggi ha parlato d’amore deluso, di un amore immenso finito male che soltanto i poeti sanno esprimere su carta e nella Roma calcistica giallorossa soltanto lui è stato capace di esprimere lungo trent’anni che rispetto a una vita lunga quasi quarantatrè come la sua sono tanta, ma tanta roba.

Totti non è stato soltanto un calciatore e un dirigente preparato e di gran livello, Totti è stato l’anima stessa dell’As Roma che per amore della sua squadra ha preferito fare un passo indietro: “Sarebbe stato meglio morire per me che lasciare la Roma!”

Questo è il sunto della conferenza stampa odierna in cui il Capitano ha annunciato che fin quando Pallotta resterà presidente le strade tra loro non potranno più riunirsi.

Cosa auspicare dunque per il bene futuro dell’As Roma se non che Pallotta lasci per permettere di poter prendere in mano la società ai veri romani e tifosi romanisti, i medesimi che a detta di Francesco Totti: “..i dirigenti hanno sempre cercato di allontanare da Trigoria“? St.les

Stefano Lesti

Direttore responsabile di Momentidicalcio.com, giornalista, scrittore, storico, dirigente e responsabile della comunicazione di società sportive.

Stefano Lesti

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