Grande festa ad Avellaneda per il trionfo del Racing Club, che conquista il campionato argentino interrompendo l’egemonia del Boca Juniors, vincitore dei due precedenti tornei.
Il trionfo dell’Academia è arrivato con una giornata d’anticipo rispetto al termine della Superliga, frutto dell’1-1 ottenuto sul campo del Tigre (reti di Solari, anche se in fuorigioco, e di Rodriguez) che ha lasciato il Defensa y Justicia al secondo posto con quattro lunghezze di distacco.
Per la quinta nobile del calcio argentino è il 18° titolo in bacheca, arrivato a cinque anni di distanza dall’ultimo trionfo targato Diego Milito. Che oggi festeggia in qualità di direttore sportivo.
E’ stato il trionfo dell’esperienza, perché l’undici titolare sfiora la media dei 30 anni salvo il 25enne Saravia e il gioiellino Zaracho, 21enne centrocampista sbocciato nelle giovanili.
L’uomo in più, autentico trascinatore a suon di gol, è stato invece il 36enne Lisandro Lopez, capocannoniere con 17 reti e un percorso che ricalca quello del “Principe” Milito. Così come l’ex attaccante nerazzurro, protagonista del precedente titolo nel 2014, Lopez è tornato a casa per prendersi il primo titolo in patria dopo i successi collezionati in Portogallo (7 titoli con il Porto) e in Francia (una coppa nazionale con il Lione).
Insieme a Cvitanich ha formato una coppia d’attacco che somma la bellezza di 70 anni, dimostrando che impegno, professionalità e fiuto del gol non hanno età.
(Fonte Gazzetta dello Sport)
