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Inter, Marotta tuona” Danno irreparabile, errore grossolano” ma dimentica dell’andata con i due punti presi col “rigore del polpastrello”…

Sempre le solite: quando c’è un vantaggio i dirigenti spariscono dai mezzi di comunicazione ma appena subiscono un torto eccoli tutti lì a lamentarsi di questo o quell’arbitraggio.

Dopo la bufera seguita alle decisioni del Var e di Abisso in Fiortentina-Inter, è toccato all’ad dei nerazzurri, Beppe Marotta, parlare della partita di ieri sera: “Abbiamo subito un danno notevole, speriamo che non sia irreparabile nell’economia della stagione perché sarebbe veramente grave.

Questa era una partita che ormai era definita, ma il mio grande rammarico è che noi come movimento calcio abbiamo investito tantissimo sullo strumento Var per ridurre gli errori e quindi l’uso che ne viene fatto deve essere scrupoloso e razionale. Se in una situazione del genere si confonde la soggettività con l’oggettività rimango basito e molto deluso per lo sforzo che abbiamo fatto”.

Non me la sento di condannare Abisso – ha aggiunto Marotta – evidentemente qualcosa non ha funzionato, forse il sistema va rivisto meglio. Non sta a me indicare i colpevoli, ma lo giudico un danno irreparabile per l’economia della stagione dell’Inter, spero che non sia fatale. Il protocollo va rivisto e rinnovato, devono esserci valutazioni oggettive e oggettivamente nessuno può dire che D’Ambrosio la tocchi di mano, è incredibile.

Da quando c’è la Var secondo me è l’errore più grave in assoluto. Condizionamento? Lo escludo in maniera categorica.

Marotta non era Dirigente dell’Inter nel girone d’andata quando i nerazzurri vinsero una partita su rigore trasformato da Icardi per il famoso “fallo di polpastrello” di Vitor Hugo.

Forse lo avrà dimenticato.

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